Calcio

Olivieri: 'Brindisi esperienza importante. Vertenza? Atto dovuto, nessun problema col club'

Parla l'allenatore autore del miracolo promozione dall'Eccellenza alla D

08.06.2020 11:38

L’ex allenatore del Brindisi Massimiliano Olivieri è intervenuto ai microfoni di Puglia Sport News, tornando sulla sua esperienza in biancazzurro:

“Brindisi per me è stata un’esperienza importantissima, ho un ottimo ricordo e la squadra la porterò sempre nel mio cuore. Quella in riva all’Adriatico è stata la mia prima vittoria, arrivata dopo la disputa dei play-off, grazie anche a dei tifosi fantastici. Siamo riusciti a portare avanti delle situazioni difficili con alcuni giocatori, sia nel corso dello scorso anno che all’inizio della nuova stagione. Ovviamente essere esonerati non fa mai piacere a un allenatore, perchè seppur ogni persona che lavori in questo ambito sia sempre con la valigia pronta, ha l’obbligo di raggiungere un’obiettivo, e quindi anche di lavorare. Io stavo cominciando a farlo bene, ottenendo anche risultanti importanti. Si trattava di una squadra costruita per ottenere una salvezza tranquilla, la quale allo stesso tempo stava cominciando a ottenere punti importanti come la vittoria contro il Taranto e il Cerignola. La prima era la compagine che doveva vincere a mani basse il campionato, la seconda una delle più accreditate. Inoltre dopo è arrivato anche il pareggio con il Foggia, e con gli stessi anche la sconfitta in coppa giunta solo dopo un gol nel finale di Iadaresta. Insomma, una squadra normale, la quale stava andando oltre ogni più rosea aspettativa. Purtroppo ci sono sempre fattori esterni, in particolar modo nel mondo del calcio, come ad esempio gente che al posto di pensare a fare il bene della squadra pensa a distruggere il lavoro di un tecnico, che lavora con sincerità, onestà e trasparenza. Ahimè in questo panorama ci sono tanti personaggi di questo tipo. Io però con la dirigenza del Brindisi sono rimasto in buoni rapporti, dal momento in cui i soci in società erano davvero tanti. La colpa purtroppo non è mai di nessuno, ma di tutti quanti; è stata una scelta paradossale che non condivido. Il mio lavoro stava emergendo, ma non mi è stato permesso di portarlo avanti, quindi sono convinto che se mi avessero dato l’opportunità di farlo, avrei ottenuto senza problemi la salvezza”.

Da lì in avanti si sono susseguite differenti vicende che poco bene han fatto alla società: vorrebbe ricapitolare e raccontare quanto è accaduto in questi mesi, e come procederà in futuro per quanto concerne le vertenze presentate alla compagine messapica?

“Ma le vertenze erano un fatto dovuto, perchè è normale che se un allenatore viene esonerato deve pretendere di ricevere i propri emolumenti. In quel momento la società aveva delle difficoltà, ma allo stesso tempo io mi dovevo tutelare. Mi sembra pur sempre vero accostare il nostro mestiere a una passione, ma per noi è anche un lavoro. La parola dilettante non si addice proprio a questa categoria, perchè noi lavoriamo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Noi siamo full immersion, siamo lavoratori a tutti gli effetti. Io capisco il fatto che ogni società debba far fronte ai loro problemi, ma anche loro dovrebbero mettersi nei miei panni. Da qui si evince il fatto che loro non abbiano mai fatto opposizione in qualsiasi situazione, ecco perchè io sono in ottimi rapporti con il signor Vangone. Con lui parlo e mi metto in contatto spesso, penso che questa situazione si risolverà quanto prima possibile. Io personalmente non mi sono mai preoccupato in merito a questa situazione, tanto meno lo ha fatto la società. L’accordo si troverà, su ciò sono molto fiducioso”.

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