Basket

Happy Casa, la vittoria in pillole: le chiavi di Bologna-Brindisi

15.04.2019 18:56

L’euforia è ancora tanta, ma c’è poco tempo per godersela, dato che sabato si torna in campo contro Cremona. Snoccioliamo la grande vittoria dell’Happy Casa Brindisi sulla Virtus Segafredo Bologna in tre punti.

Brown e Chappell: doppia doppia doppia.

Non esiste questo termine in gergo, ma ce lo inventiamo noi:  una coppia che segna 54 punti e 20 rimbalzi in 2 (ovvero il 70% dei punti totali, e il 50% dei rimbalzi) non possono che meritare questo riconoscimento. Brown è onnipresente in difesa e a rimbalzo, e trova il canestro in ogni modo, segna addirittura da 3, mai riuscito fino ad oggi! Chappell, oltre a tirare con oltre il 70% dal campo, ci mette una difesa massiccia e una serie infinita di contributi difensivi che mandano in confusione Martin e Aradori.

La difesa sui piccoli: Chalmers e Aradori disinnescati.

Non è sicuramente in miglior Chalmers della sua carriera, ma la difesa sugli esterni ha i suoi meriti, tanto quella diretta quanto quella degli aiuti di Brown e Gaffney, che non gli permettono praticamente mai di giocare in pick and roll. Non riesce né a mettersi in ritmo né a farlo fare ai compagni e soffre enormemente la pressionetime out al palaDozza, foto di Maurizio De Virgiliis di Moraschini e Zanelli, il meno sospettabile per motivi di fisico. L’azzurro Aradori è il peggiore in campo: male in difesa e ancora peggio in attacco, dove tira poco e male, e quelle rare volte che gioca l’uno contro uno perde ben 3 palloni sanguinosi che contribuiscono a chiudere la partita.

Gaffney e Banks: il lavoro  nell’ombra.

Il primo è quello che si nota meno, ma quel che sorprende è vedere nel tabellino questi dati: 2 punti, 0 tiri tentati, 11 di valutazione. Tradotto, significa che i numeri della sua partita, falli commessi a parte, sono solo positivi: assist (4), rimbalzi (3), recuperi e stoppate (1). Il secondo invece gioca forse la peggior partita (offensivamente parlando) del campionato con 0/9 dal campo, e in alcune fasi sembra anche insolitamente deconcentrato (vedi tiro forzato quando non si accorge dello scadere dei 24”); ma i vantaggi di chiamarsi Adrian Banks danno comunque i loro frutti, dato che con la sua sola presenza tiene in allarme tutta la difesa bolognese, che per bloccare lui concede di tutto e di più ai suoi compagni. La sua valutazione alla fine è -1, ma il suo plus/minus +15. Un caso? No, decisamente no.

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