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Focus Happy Casa: Cosa aspettarsi da Darius Thompson

24.07.2019 18:19

Thompson in azione contro Sassari - foto fiba.basketball.com

Nato in Tennessee il 4 Maggio del 1995, Darius Jamar Thompson occuperà lo slot di playmaker titolare ma è a tutti gli effetti una moderna “combo-guardia”, giocatore cioè in grado di fare playmaking e portare palla in attacco ma anche di rendersi offensivamente efficace come una shooting guard. Uscito 2 stagioni fa dal college di Western Kentucky,  in Olanda ha giocato prevalentemente da guardia, ma copriva all’occorrenza anche tanti minuti da playmaker.

Si tratta di un giocatore che fa della rapidità sia fisica che di lettura uno dei suoi maggiori punti di forza, il che se si considerano i compagni che lo affiancheranno sposa la coerenza di una squadra che avrà con ogni probabilità grande attitudine al contropiede.

La buona fisicità per il ruolo (193 cm per 89 kg) lo rende versatile anche in difesa, se pur si tratti di un giocatore che ama molto di più attaccare che difendere: lo dimostrano le sue medie notevoli nell’ultimo, e per ora unico, anno da Pro in Europa in cui ha viaggiato a 19 punti di media nel campionato Olandese e a 22.4 nella FIBA Europe Cup, vinta poi da Sassari. Le buone percentuali al tiro (54% da 2 e 40% da 3) indicano anche una buona efficacia nel rapporto punti/tiri, segno che non è un amante delle forzature. La sua meccanica di tiro è pulita e rapida, rendendolo capace di tirare dal palleggio senza particolari difficoltà.

Buon giocatore nell’uno contro uno attaccando il ferro grazie all’ottima elevazione, paga al compagno Banks una non sempre perfetta lettura dei pick and roll (che potrà magari migliorare al fianco del capitano).
Il dato degli assist si assesta sui 5 a partita, numero che però va testato in un campionato di livello superiore come quello italiano, dove le difese sono molto meno ballerine. Se si considera che si tratta di un esterno, mostra anche una discreta attitudine a rimbalzo.

In sintesi si tratta di un giocatore di talento che ha tanti punti nelle mani ed ampi margini di miglioramento: se si confermerà così efficace anche ad un livello più alto potrà riuscire a non far rimpiangere né Moraschini né il primo Clark.

Di seguito gli Highlights della sua ultima stagione.

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