Calcio

Mercato e futuro, Rufini: "Ecco come sarà il mio Brindisi"

19.07.2017 13:27

Il Brindisi ha scelto il nuovo allenatore: si tratta di Danilo Rufini che già nella passata estate era stato, per qualche settimana, in riva all’Adriatico. Il tecnico, a Blunote, si presenta così: “Quella brindisina è una piazza che non si discute: non si poteva rifiutare. Ho subito appreso la serietà della società. Avevo altre richieste in serie D, tra cui Gela e San Severo, ma ho optato per il progetto biancoazzurro. Oggi, nel calcio, non si deve guardare alla categoria ma alla serietà della gente e alla valenza del progetto. Siamo tutti fiduciosi”.

IL BRINDISI: “Abbiamo già preso Tedesco e Scarcella: ovviamente ne arriveranno altri. In caso di ripescaggio in Eccellenza, andremmo a rinforzare ulteriormente lo scacchiere. Sappiamo che nulla sarà facile e che incontreremo sempre compagini agguerrite. Servirà lavoro e sacrificio”.

MERCATO: “Il nostro ds, Mino Manta, è esperto e con questa categoria c’entra ben poco. Ancora, non ho avuto modo di parlarci visto che abbiamo pensato a chiudere subito l’accordo. Nel fine settimana valuteremo in quali zone del campo intervenire maggiormente. Faremo scelte ponderate acquistando prima uomini e poi calciatori. Una buona base già c’è”.

IL CAMPIONATO: “Questi tipi di campionati sono tra i più difficili: forse è più facile vincere in Lega Pro. Per trionfare serve una squadra motivata e che abbia delle proprie idee. Non bisogna mollare mai su campi, spesso, in terra battuta. Non penso più di tanto alle avversarie, perché, ora, m’interessa amalgamare al meglio il mio team”.

GLI AUSPICI: “Il Brindisi in Promozione non c’entra nulla: bisogna far si che si possa risalire quanto prima. Per quanto mi riguarda voglio continuare a fare bene dopo aver portato il San Severo dall’Eccellenza alla serie D e aver vinto due coppe Italia. Voglio vedere i ragazzi lavorare con umiltà e sacrificio mettendosi alla pari dell’avversario e facendo, di conseguenza, uscire le proprie qualità individuali”.

MESSAGGIO: “I tifosi devono avere l’umiltà di supportare la squadra, in Promozione, nei momenti difficili. Sanno essere il dodicesimo o addirittura il tredicesimo uomo in campo. So cosa vuol dire davanti ad un “Fanuzzi” pieno. Dovremo dare una grande impronta mostrando cuore e organizzazione. Il resto verrà da solo”.

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