Calcio

Bomber Branicki rivela: 'Sono ostaggio della burocrazia, mi voleva anche il Brindisi'

05.02.2019 08:41

“Le leggi non sono uguali per tutti”. Lo sfogo di Piotr Branicki è durissimo per una normativa che lo ha punito con lo stop fino a fine anno. Il bomber polacco ha cominciato la stagione a Campobasso, salvo poi svincolarsi il 16 dicembre e ad inizio gennaio chiude l’accordo con il Pomezia, ma qui scopre l’amara sorpresa: la normativa non permette il tesseramento e Branicki deve stare fermo. Ecco le sue parole a campaniafootball.com.

Piotr avevi cominciato a Campobasso…

“La stagione era cominciata bene, poi purtroppo ho subito un infortunio e non ho potuto dare il mio contributo, con l’arrivo del nuovo allenatore la società ha deciso di rinnovare tutto e mandarmi via. I presidenti si sono comportati bene, ma la decisione non mi è piaciuta, anche perchè avevo scelto Campobasso per motivi personali, ho papà in ospedale a Telese che sta molto male e volevo dare il mio contributo a mamma e mia sorella in un momento molto difficile”.

Poi volevi rilanciarti a Pomezia, prima di scoprire che non potevi essere tesserato…

“Sì, avevo avuto anche qualche chiamata in Campania da Giugliano e Afragolese e in Puglia dal Brindisi, prima di scoprire che non potevo giocare. La legge non è uguale per tutti, hanno detto che le leggi europee valgono anche in Italia ma non è così, sono stato penalizzato. Sono 17 anni che vivo e gioco in Italia, questa legge è assurda, io so fare gol non capisco di leggi e ci era stato assicurato che non c’erano problemi”.

Il tuo caso è simile a quello di Alfageme…

“Lui è extracomunitario e posso capirlo, io sono cittadino europeo e fino al 16 dicembre giocavo in Italia, non è la stessa cosa e non è giusto”.

Come stai vivendo questa decisione e cosa farai adesso?

“Male, mi sento penalizzato, al di là del fattore economico visto che mi hanno tolto il pane da bocca, io amo giocare a pallone e sto male perchè mi manca. Ora fino al 31 gennaio posso essere tesserato per una squadra professionistica, altrimenti dovrò andare a Malta o in Polonia per non rimanere fermo. E’ scandaloso”.

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