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Brindisi, scoperta la causa del 'misterioso' odore di bruciato

LOCALIZZATA E SEQUESTRATA L’ AREA DI RIFIUTI BRUCIATI VICINO AL RIONE PARADISO

19.09.2019 17:03

Nella giornata odierna i Carabinieri forestali del Nucleo Investigativo (NIPAAF) del Gruppo di Brindisi hanno localizzato e sottoposto a sequestro preventivo penale un’ area, estesa circa 500 metri quadri, in cui erano stati abbandonati a più riprese rifiuti di vario genere (da ristrutturazioni edili, mobilio in disuso, recipienti in plastica), dati più volte alle fiamme nei giorni scorsi, sempre in ore serali, generando fumi nauseabondi sospinti dal vento verso i quartieri settentrionali della città di Brindisi (Paradiso e Casale), con le conseguenti numerose segnalazioni allarmate dei residenti.

L’ area si trova ai margini della rampa di confluenza della ex SS16 per San Vito dei Normanni con la SS379, nei pressi del quartiere Paradiso, e fino a ieri sera erano visibili anche a distanza i bagliori ed i fumi provocati dal rogo. Ancora nella mattinata odierna erano individuabili residui di focolai.

La proprietà della superficie è dell’ ANAS, ed alla stessa è stata affidata in custodia giudiziale; i Carabinieri forestali stanno intensificando gli sforzi per l’ individuazione dei responsabili dei roghi.

Per gli stessi vengono ascritti i reati di combustione illecita di rifiuti anche pericolosi (art. 256-bis, comma 1, del Decreto legislativo 152 del 2006, “Testo Unico dell’ Ambiente”) e di getto pericoloso di cose (art. 674 del Codice Penale); per questi sono stabilite le pene, rispettivamente, della reclusione da 3 a 6 anni, e dell’ arresto fino a 1 mese (alternativo ad ammenda di 206 euro).

Purtroppo il fenomeno dell’ abbandono e del deposito incontrollato di rifiuti, ed ancor peggio della loro combustione, è ancora abbastanza diffuso nelle aree rurali e periurbane del capoluogo. I Carabinieri forestali profondono costantemente il massimo impegno per contrastare e reprimere tali condotte illecite, che hanno riflessi negativa sulla salute e l’ incolumità dei cittadini. A questi ultimi si fa appello per rendere più efficace l’ azione di Militari, nel senso di fornire utili informazioni per l’ individuazione dei responsabili.

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