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Blitz a mare contro gli acquascooter folli

16.07.2012 18:54

 

A seguito di numerose segnalazioni giunte al numero blu 1530 della Guardia Costiera, relative a acquascooter che scorazzavano in prossimità della costa,si è organizzato un blitz congiunto fra Capitaneria di porto - Guardia Costiera e Carabinieriha impedito, nel pomeriggio di ieri, che l’illecita condotta di alcuni acquascooter da parte di più soggetti potesse pregiudicare l’incolumità e la sicurezza dei bagnanti.

L’operazione, ha visto la partecipazione a terra degli uomini della Guardia Costiera di Otranto, San Cataldo e San Foca e dei Carabinieri della Stazione di Squinzano (Compagnia di Campi Salentina),e a mare degli uomini della motovedetta CP720 del Compartimento Marittimo di Brindisi, e si è svolta lungo il litorale sabbioso a Nord della frazione di Casalabate (Squinzano - Lecce).

Alle ore 17.00 di domenica le pattuglie a terra hanno individuato gliacquascooter nella zona di mare riservata alla balneazione (ovverosia entro i 200 metri dalla costa), e la motovedetta della Capitaneria di porto di Brindisi ha iniziato l’avvicinamento da mare. Cinque i soggetti sotto la lente di ingrandimento: uno risulta in regola, mentre non c’è via di fuga per i conduttori degli altri 4 mezzi, compreso unoche inizialmente tenta di eludere controlli e sanzioni fuggendo in mare aperto, poiinesorabilmente intercettato e sanzionato dal personale della CP720.

L’operazione, che ha destato scalpore ed approvazione tra i bagnanti, ha altresì assestato un duro colpo al fenomeno delle evoluzioni azzardate delle moto d’acqua che affligge la zona prescelta per l’operazione, e che è da tempo oggetto di lamentele e segnalazioni. Il pericolo, era poi alquanto evidente, vista la presenza in acqua di numerosi bagnanti (tra cui molti bambini).

Fra i conduttori, tre sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione, ed un quarto sanzionato per navigare all’interno della fascia di rispetto di 400 metri vietata alle moto d’acqua. I treacquascooter sono stati posti sotto sequestro su ordine dell’Autorità Giudiziaria.

Con l’occasione, la Guardia Costiera ricorda a tutti gli utenti del mare il numero blu per le emergenze “1530” (gratuito dai telefoni fissi e dai cellulari) e raccomanda di affrontare il mare solo se in perfette condizioni fisiche e nel pieno rispetto delle vigenti norme di sicurezza.

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