Enel, Urso: "Ferrarese ha evidenziato la sua trasparenza"

03.09.2012 14:24

Anche io, come Argese, ho cambiato schieramento politico aderendo al movimento del presidente Ferrarese " Noi Centro". Ciò, perchè le proposte, le iniziative, le cose realizzate andavano e vanno nella direzione della concretezza e dell'interesse della comunità brindisina. Sono stato folgorato, infatti, dalla determinazione, capacità, incisività ed innovazione, riconducibili al Berlusconi della prima ora ed al movimento politico dallo stesso fondato, Forza Italia, a cui molti di noi aderirono. Un movimento che professava ideali di libertà, di meritocrazia, della necessità di una nuova classe politica per debellare le posizioni di egemonia da parte degli organi politici, ai diversi livelli. Nel corso degli anni, il comportamento di Berlusconi e della classe politica da lui voluta, la stessa da molti anni, ha finito per allontanarsi e discostarsi dalla sua originaria missione politica e, questo sì, ha portato ad una sfiducia della gente verso la politica, tanto che lo stesso Berlusconi non gode più del consenso e del sostegno di cui era stato interprete. A livello locale, la crescita delle forze politiche di Centro e del suo leader Massimo Ferrarese ha creato problemi,non a caso, al PDL, che non perde occasioni per portare attacchi ingiustificati al presidente Ferrarese ed agli uomini a lui vicini. La costituzione di parte civile nel processo contro i dirigenti Enel, ha spiazzato tutti, a partire dalla segreteria provinciale del PdL e dello stesso Guadalupi, facendo emergere la forza e la trasparenza del Presidente Ferrarese rispetto a chi ha, invece, interessi, aziende, cooperative e lavori per conto ed all'interno dell'Enel. In riferimento all'ascesa del politico Ferrarese grazie ai successi sportivi, tutti sanno che fu proprio l'imprenditore ed allora Presidente di Confindustria Ferrarese, nel 2004, a prendere dalle ceneri una, oramai, scomparsa e debole squadra che militava in B2, portandola nel giro di cinque anni in serie A, con i suoi personali sacrifici e della sua azienda (Prefabbricati Pugliesi), restituendo alla stessa città di Brindisi l'onore e la dignità sportiva che le mancava da decenni. Solo grazie a quei successi ed a quella grande immagine conquistata dalla società, anche Enel, spontaneamente, decise di investire sulla sua immagine. Questo non ha condizionato l'operato di Ferrarese nel suo ruolo istituzionale di presidente della provincia nei confronti di Enel, tant'è che è stato proprio Ferrarese, da subito, a far approvare dal consiglio provinciale (unico Ente a farlo) le Convenzioni che prevedevano l'ambientalizzazione della centrale di Cerano. Ed ancora, come non ricordare, che con la gestione Ferrarese il controllo e monitoraggio delle emissioni è stato sottratto alla stessa Enel (che non poteva fare il controllore e controllato) per affidarlo all'Arpa Puglia. Ed è stato sempre Ferrarese ad indurre a far investire 350 milioni di euro all'Enel per ridurre le emissioni nell'ambiente ed a far inserire nell'AIA (autorizzazione integrata ambientale ) la costruzione del carbonile coperto. Per quanto riguarda la richiesta del danno ambientale, sappiamo bene tutti che è il Ministero dell'Ambiente ad essere competente, ed è proprio per questo motivo che noi, partiti di maggioranza, insieme al Presidente abbiamo richiesto: il risarcimento per danno alla salute, all'immagine ed alla perdita di chance del nostro territorio. Il problema della durata del processo che preoccupava il consigliere Guadalupi, non inficia la concretezza e determinazione del presidente Ferrarese che è il solo ad aver avuto la forza ed il coraggio di avviare un'azione tanto forte e che nessuno mai a Brindisi aveva attuato. Lo stesso Guadalupi dovrebbe sapere che queste azioni sono state svolte anche nei confronti di tutte le altre aziende del territorio, ad alcune delle quali sono sono state ritirate le autorizzazioni. Questo nuovo modo di amministrare ha segnato la storia degli ultimi anni, avviando una nuova fase nelle relazioni industriali. Relazioni e metodologia, totalmente diverse rispetto al vecchio modo di fare politica, ove le azioni, gli attacchi al colosso energetico erano solo verbali, col solo fine, da parte di qualcuno, di produrre contatti per le risoluzioni. Gli atti assunti, condivisibili o meno, sono pubblici e producono effetti i cui risultati e valutazioni sono sotto gli occhi dell'opinione pubblica. Questo, credo convenga il collega Guadalupi, è l'unico modo per godere della fiducia dei cittadini ed avvicinare gli stessi ad un protagonismo attivo che anche la casta e classe politica degli anni appena trascorsi non ha favorito. COMUNICATO STAMPA PAOLO MARIA URSO - NOI CENTRO

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