"Vogliono uccidere l'università a Brindisi"

01.05.2012 14:44

Mauro D'Attis“Noi abbiamo fatto proposte concrete per il rilancio. Attendiamo risposte dall'amministrazione provinciale già nel consiglio provinciale convocato per domani 2 maggio. Se così non sarà, sapremo chi ha a cuore le sorti dei corsi universitari a Brindisi e chi no”, dice D'Attis.

“Vogliono uccidere l'università a Brindisi. Ora, però, dalle parole si deve passare ai fatti. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a trovare una soluzione concreta al problema non appena andremo al governo della città, pensando ad una Fondazione per l'Università e allo spostamento della sede in centro storico con notevoli vantaggi per gli studenti e positive ricadute economiche per  l'interà città. Adesso la palla passa alla Provincia, da cui attendiamo risposte già nel consiglio provinciale convocato per domani 2 maggio. Se così non sarà, sapremo chi ha a cuore le sorti dei corsi universitari a Brindisi e chi no”.

Lo dice Mauro D'Attis, candidato sindaco per la coalizione del centro destra al comune di Brindisi, a sostegno di Azione Universitaria che denuncia l'imminente chiusura di economia aziendale da parte dell'università degli studi di Bari e che ha previsto per domani mattina un sit in di protesta davanti la sede dell'amministrazione provinciale a piazza santa Teresa.

“Se un corso come Economia aziendale, che offre l'80% di occupazione dopo la laurea e vanta oltre 500 iscritti provenienti anche da altre realtà universitarie come Lecce, non è garanzia di successo e di investimento per il futuro, allora davvero siamo sulla strada sbagliata – dice d'attis - Brindisi è una realtà che, fino ad oggi, ha offerto a molti giovani la possibilità di intraprendere un valido corso universitario. Chiudere, vorrebbe dire spegnere le loro aspettative, vorrebbe dire spingere l’università brindisina nel baratro e nel dimenticatoio”.

“Esiste un piano Interateneo, un vero e proprio accordo tra Università degli Studi di Bari e Università del Salento che prevede l'attivazione di nuovi corsi di Laurea e la conferma di quelli già presenti nella città di Brindisi – aggiunge d'attis -. Tale accordo dovrebbe prendere forma in maniera definitiva a partire dall’anno accademico 2013/2014. Non si capisce pertanto il perchè di questa accellerazione. Chiediamo chiarezza e risposte certe per il futuro dell'università a Brindisi”

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