
L'operatore di mercato Bizzarri: "è il Bisceglie la favorita"
Il mercato dei dilettanti è aperto ancora per dici giorni e continuano le trattative per rinforzare e definire il parco giocatori in seno ai tanti club del mondo dilettantistico. Riferimento ovvio e particolare alla Serie D, ma anche in Eccellenza da qui a dieci giorni ne vedremo delle belle. Per discutere di mercato e non solo la redazione di NotiziarioCalcio.com ha interpellato l'operatore di mercato Giacomo Bizzarri.
Mercato ancora aperto, ci dobbiamo attendere ancora soprese in Serie D? "Francamente sono ancora tanti i movimenti di calciatori, non dimentichiamoci che nel mondo dilettantistico ci sono un numero impressionante di calciatori svincolati e per quelli c'è tempo fino a marzo 2015. C'è una squadra però in particolare che da quanto so sta operando in queste ore molto bene e credo che arriveranno delle soprese".
Parliamo di...? "Di Taranto. Il direttore sportivo Francesco Montervino sin qui ha dimostrato grande esperienza, si sta muovendo veramente molto bene nonostante appena tre mesi fa fosse ancora un calciatore. Da quanto mi risulta ci sono diversi accordi già praticamente raggiunti e che attendono solo di essere formalizzati ma la società sta aspettando di sapere con certezza se giocherà ancora in Serie D o sarà ripescata in Lega Pro. Tra l'altro, in caso di ripescaggio, potrebbe arrivare una deroga dalla Figc per poter riaprire il mercato degli ionici". Taranto a parte c'è una società che l'ha sorpresa favorevolemnte in questa sessione di mercato? "Potrei dire Siena e Padova ma era scontato che queste due società costruissero roaster di categoria superiore. La società che mi ha impressionato di più per come si è mossa francamente è il Bisceglie, ancora di più del Brindisi. La società del patron Flora ha messo su una corazzata ma non sempre quando si spende tanto sul mercato poi arrivano i risultati, ci sono tanti giocatori fortissimi ma ora toccherà a Chiricallo metterli insieme e non sarà facile. Il Bisceglie invece ha operato in maniera più razionale, ha pensato a rinforzarsi in base alle necessità della rosa e per questo che credo sia favorita nel suo girone perchè ci vedo maggiore equilibrio. Tra le sorprese in geneale della stagione di Serie D faccio il nome poi della Thermal, credo saranno i veri outsider dell'annata sportiva. Anche il mercato della Lupa Castelli Romani non mi è dispiaciuto ma l'allontanamento del tecnico poco prima dell'inizio di campionato mi fa riflettere molto e non so ora che stagione aspetterà il club laziale".
A questo punto non possiamo che chiederle se c'è qualche club che l'ha delusa... "Non parlerei di delusioni, il calcio non è una scienza esatta e figuriamo il calciomercato. Sinceramente posso solo dire che mi aspettavo di più dal Piacenza e dall'Akragas. I biancorossi hanno perso un'infinità di tempo a cercare l'allenatore ed il fatto che diversi tecnici abbiano rifiutato la corte dei piacentini non è certamente un segnale incoraggiante. Detto questo il mercato è stato molto buono ma sembra sempre che ci manchi qualcosa, un po' come lo scorso anno. Per quanto riguarda l'Akragas anche qui dopo l'addio di Rigoli c'è stato un grosso tempo di attesa e sembrava tutto in stand by. A parte anche l'avvicendarsi di direttori sportivi, lo scoso anno invece la società di Alessi partì con un piglio deciso sul mercato e se non avesse trovato davanti a se un Savoia stellare avrebbe certamente lottato per la promozione dirette. Ecco, il tarlo leggittimo del ripescaggio in Lega Pro credo che abbia distratto troppo la società ma queste sono colpe non attribuibile certo agli agrigentini". Ed a chi dovremmo attribuirli? "Alla federazione, alla Lega Nazionale Dilettanti ed a tutte le componenti coinvolte in un gigantesco papocchio. Si discute da anni ed anni sull'utilità o meno dei play off di Serie D e sulla loro pericolosità per i bilanci delle società che si devono accollare un'altro mese di stipendi dei calcitori ed i costi di trasferte. Mi creda se le dico che non parliamo certo di noccioline, in media si tratta di sessanta mila euro in più di costi gestionali. Ed alla fine rischi di ritrovarti con un pugno di mosche in mano. Credo sia osceno che i play off dello scorso anno siano stati ridotti a carta straccia, non c'è certezza delle regole, si decide a seconda di come tira il vento. Per queste cose si sarebbero dovuti dimettere in massa per evidente incapacità, altro che Optì Poba".
FONTE: NOTIZIARIODELCALCIO.COM
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