
Questa mattina il vice presidente della Provincia di Brindisi, nonché assessore alle Politiche sociali, Francesco Mingolla ha tenuto una conferenza stampa per lanciare un allarme in merito alla situazione dei servizi assicurati ai disabili per garantire il diritto allo studio e l'integrazione scolastica e sociale. Ad accompagnare il vice presidente la dirigente del settore dottoressa Fernanda Prete.
“Ho voluto questa conferenza – ha esordito Mingolla – per evidenziare come i recenti provvedimenti di contenimento della spesa pubblica e, da ultimo, il Decreto Legge 95/2012 poi 135/2012 hanno determinato a carico delle Province ulteriori e pesantissimi tagli ai trasferimenti sociali pari a 2.300.000 euro per il 2012 e 4.600.000 euro per il 2013.
Inoltre, l’art.17 del citato Decreto Legge, a seguito dell’accorpamento, soppressione o riordino delle Province, non prevede più alcuna competenza per le Amministrazioni provinciali in tema di servizi sociali.
Noi comunque abbiamo, sin dall’inizio di questo anno scolastico, voluto assicurare i servizi di integrazione specialistica a favore di videolesi e audiolesi, il trasporto degli alunni disabili frequentanti gli istituti superiori in quanto riteniamo che non possa essere tagliato lo Stato Sociale e non possa non essere garantito il diritto allo studio di un’utenza già per sua natura appartenente ad una fascia di popolazione ‘debole’ e a forte rischio di emarginazione sociale e povertà. Proprio per questo, in data 7 agosto, nella indeterminatezza delle competenze provinciali e in assenza di una programmazione regionale, con risorse finanziare proprie abbiamo programmato e garantito la sola fornitura degli interventi di assistenza scolastica e istruzione a favore dei disabili fino al 31 dicembre 2012.
Solo in data 11 settembre la Regione ci ha comunicato la consistente riduzione del trasferimento regionale rispetto allo scorso anno scolastico per cui alla Provincia di Brindisi dovrebbero arrivare solo 181.000 euro che non consentono di garantire i servizi fino alla fine del corrente anno scolastico.
Questo è l’allarme sociale che lanciamo. Con queste cifre riusciremo a malapena a garantire i primi due mesi del 2013 poi non sappiamo come si procederà tenuto conto che il Decreto Legge toglie le competenze alle Province ma non dispone a chi saranno attribuite le stesse. Governo centrale in primis e Regione poi hanno il dovere di dare risposte certe a tutti coloro che in questi anni hanno potuto usufruire di servizi fondamentali che hanno garantito il diritto allo studio e all’inclusione sociale”.
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