Calcio

Brindisi: dalll'inferno al paradiso. Ora la città vuole tornare a sognare

Giunta al termine una stagione ricca di emozioni. Raggiunta una salvezza insperata, ora i tifosi biancazzurri chiedono il ritorno nel calcio che conta..

23.05.2022 12:08

Si è conclusa ieri la regular season del girone H di Serie D. Il Brindisi ha chiuso in bellezza: vittoria in trasferta sul Matino (3-4) che permette ai biancazzurri di potersi disinteressare dall'eventuale vittoria al ricorso del Rotonda sugli 8 punti di penalizzazione. Una stagione iniziata nel peggiore dei modi ma conclusa con una salvezza insperata.

UN INIZIO DA INCUBO

Tanti, troppi gli errorri commessi ad inizio stagione. Tra il poco tempo avuto per progettare l'annata (Il Brindisi fino a metà agosto non era ancora a conoscenza della categoria in cui avrebbe giocato), e forse un po' di inesperienza di un Presidente appena entrato nel mondo del calcio, i risultati continuavano a non arrivare. Tredici partite senza mai trovare i tre punti, nove le sconfitte e quattro i pareggi. Dopo le prime sei giornate accompagnate da altrettante sconfitte, si è scatenato un vero e proprio terremoto: esonerato Chianese in concomitanza alle dimissioni dell'ex dg Visone. Agli occhi dei tifosi sembrava l'inizio di un qualcosa di già visto, a causa delle numerose delusioni che hanno colpito il calcio brindisino nell'ultimo decennio. Ma è qui che il Brindisi ha 'vinto il suo campionato'. La società decise di richiamare il ds Dionisio e affidare la panchina a Nello Di Costanzo ed il suo staff. Da qui ha inizio la lunga e difficile scalata dei biancazzurri in classifica.

LA RIVOLUZIONE NEL MERCATO DI RIPARAZIONE

Era necessario dover cambiare. Una squadra stracolma di under, che seppur bravi, avevano bisogno di essere guidati da veri e propri leader in mezzo al campo. Purtroppo far mercato nella situazione che ricopriva il Brindisi era quasi impossibile, una squadra che aveva già un piede e mezzo in Eccellenza a metà stagione è difficilmente appetibile da giocatori di un certo livello. Ma l'esperienza di Dionisio ha fatto la differenza. Nonostante i numerosi no rifilati, sono diversi coloro che hanno accettato la sfida. E' arrivato Stranieri, colonna portante della difesa nella seconda parte di stagione, Triarico che ha fornito esperienza e duttilità a centrocampo, Lopez che ha trascinato la squadra alla salvezza a suon di gol e prestazioni di sacrificio. Senza dimenticare i vari Morleo, padrone della fascia destra e Meneses più volte decisivo da subentrato.

LA CORSA ALLA SALVEZZA 

I risultati continuavano a non arrivare. In campo si intravedeva un Brindisi diverso dal passato, ma più correva il tempo e più il destino sembrava ormai scritto. A febbraio arrivava la sconfitta interna con il Sorrento che aveva definitivamente spento le speranze di molti. La retrocessione era veramente ad un passo. La squadra abbandonava il 'Fanuzzi' a testa bassa tra i fischi del proprio pubblico, giustamente deluso. Qui avvenne la svolta. Dopo quella partita i ragazzi di Di Costanzo iniziarono a conquistare una vittoria dietro l'altra, e la classifica cominciò a farsi sempre più corta. Dieci vittorie in tredici partite che hanno riportato speranza a società e tifosi, ma con la salvezza che tardava ad arrivare, evidenziando quanto male aveva fatto il Brindisi nella prima parte di stagione. Dopo una lunga cavalcata, e ben 37 punti nel girone di ritorno, i biancazzurri hanno potuto festeggiare tra le proprie mura la scorsa settimana, con due giornate di anticipo. Una salvezza che è merito di tutti: del Presidente Arigliano, che si è preso sulle spalle le critiche trasformandole in applausi, del ds Dionisio autore di un miracolo nel mercato di riparazione, ma soprattutto di Nello Di Costanzo, un tecnico che è riuscito a dare un'anima ad una squadra che sembrava non averne.

I TIFOSI CHIEDONO IL RITORNO NEL CALCIO CHE CONTA

Lieto fine anche con la tifoseria, che in occasione della salvezza ha girato il proprio striscione, prima volto al contrario in segno di contestazione, per la prima volta da inizio campionato. Applausi a squadra ma anche alla società, segnale di un'armonia ritrovata: "Giocatori, mister e società avete conquistato il rispetto degli ultras. ORA IL CALCIO CHE CONTA", recitava lo striscione esposto a fine gara. La società è gia al lavoro per ridare a Brindisi una squadra all'altezza della piazza. Pare vicinissima la firma con il direttore generale Pierluigi Valentini, con l'ufficialità che dovrebbe arrivare in settimana. Arigliano non vuole più commettere gli errori del passato, e già da ora ha iniziato a programmare il futuro, con l'auspicio di riportare il Brindisi dove merita. 

 

Francesco Giudice

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