
Vigilia tormentata a Brindisi. Castellucci fa da pompiere
E’ stata una vigilia piuttosto tormentata. Inutile nascondere che gli ultimi due deludenti risultati abbiano alzato alle stelle la tensione nello spogliatoio del Brindisi. Castellucci ha dovuto fare da psicologo e da pompiere. Il sabato pre-San Severo è stato scandito da una doppia rifinitura con allenamento mattina e pomeriggio. Un modo come un altro per trasferire la rabbia sul campo e far scaricare i suoi atleti. Vietato parlare di mercato. Il problema principale è sempre lo stesso: la rosa del Brindisi è troppo ampia e ci sono troppi calciatori ‘importanti’ e cosi il malcontento di chi è costretto ad andare in panchina o addirittura in tribuna si fa sentire. Sarebbero stati gli stessi calciatori a ricompattarsi dopo un serrato confronto. Ma è indubbio che bisognerà sfoltire la rosa per migliorare l’ambiente. Lo scorso anno il Matera, tra dicembre e gennaio, mandò via dodici elementi e ne prese sei. Da allora trovò sicuramente più serenità. Ma, come è noto, Castellucci è famoso anche per i suoi metodi duri. Un tecnico che 'non guarda in faccia a nessuno' come dimostrò nella Turris di Moxedano. E non è escluso che contro il San Severo possano esserci esclusi eccellenti, come avvenne già nel giorno del suo esordio contro il Taranto.
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