Calcio

Brindisi, adesso la parola passa al campo: con il Lavello la prima di dodici finali

Adesso il pubblico attende una grande risposta da parte dei giocatori

09.02.2023 20:23

E' stata una settimana tutt'altro che semplice in casa Brindisi. In sole ventiquattro ore, tra lunedì e martedì, abbiamo assistito ad una serie di capovolgimenti. Il tutto è nato lunedì sera, con la società che, inizialmente, aveva deciso di sollevare dal proprio incarico Ciro Danucci. Era tutto fatto anche con il suo successore, Fabio Prosperi. La firma dell'allenatore ex Samb però, come risaputo, non è mai arrivata. La squadra, capitanata da Simone D'Anna, si è assunta le piene responsabilità degli scarsi risultati ed ha chiesto al club di revocare l'esonero di Danucci. La dirigenza ha accolto la richiesta dei propri calciatori e - dopo aver comunicato a Prosperi la nuova decisione - ha ufficializzato il ritorno in panchina di Ciro Danucci durante la conferenza stampa straordinaria di martedì pomeriggio.

Ipotetici passi falsi adesso costeranno cari

Adesso il pubblico attende, o forse meglio pretende, una grande risposta da parte dei giocatori. D'Anna e compagni con il loro gesto hanno deciso di assumersi un'enorme responsabilità. "Dodici finali": così il presidente Arigliano e il capitano del Brindisi hanno definito i prossimi impegni dei biancazzurri. Da domenica, finalmente, sarà il campo a parlare. A Lavello è prevista una partita assolutamente alla portata della rosa brindisina. La squadra allenata da Karel Zeman, infatti, è reduce da una notevole sconfitta in quel di Nardò, che - come anticipato da seried24.com - avrebbe messo in bilico la posizione dell'allenatore. Il Brindisi non può più permettersi di sbagliare e Lavello dovrà essere solo il punto d'inizio. L'obiettivo finale sarà difficile da raggiungere ma non, ancora, impossibile. Il miracolo compiuto lo scorso anno dalla rosa precedente ne è la dimostrazione. Da adesso in poi toccherà alla squadra. La risoluzione di tutti i problemi è solo una: vincere, ma potrebbe anche non bastare.

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