
Dieci squadre per due attaccanti. Folle asta tra presidenti
Andria, Bisceglie, Cavese, Taranto, Brindisi: solo per citare qualche big del girone H. Ma poi ci sono Torrecuso, Battipagliese, Akragas, Neapolis nel girone I ad esempio. Tutti a caccia di una punta. Disperatamente. Gli attaccanti in giro sono pochi e le probabili squalifiche in arrivo per il ‘caso Nocerina’ hanno ristretto ulteriormente il cerchio. E cosi si sta scatenando un’asta improponibile ed inaccettabile attorno a calciatori di appena medio livello. Tanto di cappello per i veri ‘top player’ ma, parliamoci chiaro, in questa categoria sono contati. In queste ore si è sviluppata una guerra di orgoglio tra i presidenti. Stanno circolando cifre folli. E chi dice il contrario mente. Molte società erano pronte a presentare il proprio bomber ma gli affari sono saltati perché nessuno degli atleti è riuscito ad ottenere la rescissione. Ed infatti Picci aveva raggiunto l’accordo col Taranto ma il Francavilla non lo ha lasciato. L’agente di Molinari aveva l’accordo col Fondi ma il Brindisi lo ha blindato. Il Bisceglie con almeno due calciatori che, puntualmente, non son riusciti a liberarsi. Per non parlare della incredibile offerta del Brindisi a Tarallo, bloccato in extremis dall’Agropoli. Del resto, tutti i campionati sono ancora in bilico ed allora nessun presidente vuol liberarsi dei pezzi migliori. Ma domenica sera potrebbe cambiare più di qualcosa. Qualcuno di questi calciatori stanno puntando i piedi. Perché, per la prima volta, questo calciomercato si consumerà nell’ultima ora di martedi 16 nella speranza che nessuno si dissangui ed i presidenti ricordino che, infondo, è una serie D.
Fabrizio Caianiello
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