Calcio

La vittoria di Daniele Arigliano, il presidente solitario che ha dato esempio di umiltà e determinazione

16.05.2023 00:46

Era da solo in mezzo al campo quando ha rilevato il club, perchè nessuno gli credeva. Talvolta ha montato anche le reti delle porte. Ma certe cose le sanno in pochi. Anche per questo oggi è la vittoria di Daniele Arigliano e della sua famiglia. Di un ragazzo che, in un giorno, vedendo la sua squadra sull'orlo dell'ennesimo fallimento, si è ritrovato dai gradoni di uno stadio alla cabina di comando. E' la vittoria di un uomo che ha ereditato una società allo sfascio, con debiti, senza un minimo di credibilità: "ma chi vuoi che venga a Brindisi a giocare". Solo un pazzo avrebbe potuto gettarsi in una impresa simile (e non ha mai pubblicizzato la reale massa debitoria coperta, mai). E' stato contestato, attaccato, da tutti.  "Ma addò ava sceri", "ma rrivamu a dicembre?", "ma addò li pigghia li sordi". Ostacolato anche da gran parte della politica locale (va ricordato che questa società non ha avuto un minimo supporto). E' stato osteggiato, nei primi tempi, anche dall'interno dello stesso club. Eppure non si è mai smosso, non ha mai mollato, mai fatto polemiche. Un pazzo, appunto. Non ci sono altri termini per un imprenditore. Ad ogni difficoltà, ad ogni contestazione c'era un: "vado avanti più forte di prima". Ogni giorno una cartella esattoriale, un debito non previsto, una nuova vertenza. Pesanti eredità nascoste sotto al tappeto dalle vecchie società che gli avevano scaricato questa patata bollente nel nome di 'ma dove c... deve andare'. Eppure è andato avanti, da solo, pur facendo tantissimi errori nella sua prima esperienza da patron e presidente. Tantissimi. Ognuno pagato ESCLUSIVAMENTE sulla sua pelle e su quella della sua  famiglia. Senza mai pubblicizzarlo. Solo lui può sapere quanto gli sia costato salvare il Brindisi dalla retrocessione nella passata stagione. Esperienze che gli hanno fatto aprire e gli occhi e puntare su persone serie, AMICI, in questa (l'arrivo di Pierluigi Valentini ne è stata la dimostrazione). Oggi ha vinto Daniele Arigliano, più di tutti. E' arrivato dove  tutti i suoi precedessori avevano fallito nei 33 anni precedenti. Ha ridato dignità alla Brindisi calcistica, in pochissimo tempo. Lo ha fatto col cuore, con umiltà (forse anche troppa), senza mai chiedere nulla in cambio. Anche con incoscienza. Tanta incoscienza. Non sappiamo cosa riserverà il futuro ma lui, da oggi, è già nella storia di questa città. GRAZIE PRESIDENTE. 

Commenti

Brindisi, Arigliano su Danucci: "C come Ciro, passo e chiudo"
Brindisi, la lettera del capitano D'Anna dopo la promozione in Serie C