Dinapoli resta a Brindisi: "Nessun rapporto col legale di Vantaggiato"

20.12.2012 13:06

Nessun rapporto tra il Procuratore Capo Marco Dinapoli e l'avvocato dell'attentatore della 'Morvillo-Falcone'. Il Csm ha deciso: Il magistrato resta al suo posto ed oggi si difende attraverso i suoi avvocati, Avv. Ettore Gorini e Avv. Andrea Casto, che scrivono: "Scriviamo nell’interesse del Dott. Marco Dinapoli, da noi difeso nel procedimento penale instauratosi dinanzi la Procura della Repubblica di Potenza, notizia, nei giorni scorsi, ampiamente diffusa dagli organi d’informazione. Il nostro assistito, sino ad oggi, ha preferito attendere, in rispettoso silenzio, il pronunciamento del CSM, chiamato a decidere sulla, severa, richiesta, avanzata dal Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, di trasferimento ad altro ufficio. Ebbene, adesso, appare necessario offrire l’esatta versione dei fatti, che alcune testate hanno travisato, vogliamo credere in ragione della limitata, da parte di queste, conoscenza degli atti processuali. Non è mai stata intercettata dalle Procure della Repubblica di Lecce e/o Potenza alcuna conversazione telefonica fra il Dott. Dinapoli ed il difensore di fiducia dell’indagato per la strage di Brindisi del 19 maggio scorso. Il Dott. Dinapoli non ha mai fornito al predetto professionista alcun aiuto, ausilio indicazione nè suggerimenti, sul modo con cui impostare il ricorso al tribunale del riesame. Il Dott. Dinapoli non ha mai consegnato all’avvocato di Vantaggiato testi di dottrina o di giurisprudenza, aventi a oggetto interpretazioni contrarie all’impostazione accusatoria data dalla DDA del Capoluogo salentino; ciò è stato confermato dallo stesso legale nonché da altro magistrato della Procura di Brindisi, che fu ininterrottamente presente all’unico incontrotenutosi presso l’Ufficio del Dott. Dinapoli fra quest’ultimo ed il ridetto difensore. Il Dott. Dinapoli ha potuto fornire, per la prima volta, spiegazioni in merito ai fatti solo innanzi al Consiglio Superiore della Magistratura, in quanto precedentemente nessuna Autorità gli aveva mai rivolto alcuna richiesta di chiarimenti, né lo aveva interrogato. Le spiegazioni fornite dal Dott. Dinapoli, in ordine al citato incontro con il difensore, sono state ritenute più che esaurienti dal Consiglio Superiore della Magistratura, il quale, con decisione adottata lo scorso 18 dicembre, nel rigettare la richiesta di trasferimento del Dott. Dinapoli ad altro Ufficio, ha espressamente e motivatamente escluso la fondatezza dell’incolpazione".

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