
Morto l'imprenditore dato alle fiamme
BRINDISI - È morto nella notte nell'ospedale Perrino di Brindisi dove era stato ricoverato in condizioni disperate l'imprenditore 51enne a cui persone non ancora identificate avevano dato fuoco nelle campagne del Brindisino due notti fa.
Damiano De Fazio, proprietario di una piccola azienda agricola a Brindisi, era stato ricoverato con ustioni sul 95% del corpo dopo essere stato soccorso, nella notte di Natale, ancora avvolto dalle fiamme, da una guardia giurata che lo aveva trovato nelle campagne di Mesagne. La salma è ora a disposizione del pm di turno, Luca Buccheri, che dovrebbe a breve conferire incarico al medico legale per l'autopsia, esame con il quale si dovrà accertare se l'uomo è stato picchiato prima di essere dato alle fiamme. I medici del nosocomio di Brindisi non hanno rilevato segni di violenza e hanno escluso anche ferite da arma da fuoco. Proseguono intanto le indagini della squadra mobile di Brindisi e degli agenti del commissariato di Mesagne che nella giornata di ieri hanno ascoltato numerose persone. Si procede ora per il reato di omicidio, partendo dalle frammentarie indicazioni date dalla vittima prima del ricovero. De Fazio, infatti, avrebbe detto ai soccorritori di essere stato condotto in contrada Epifani, tra Mesagne e Serranova, luogo del ritrovamento, da tre uomini di Carovigno, comune poco distante. L'imprenditore era uscito di casa nel tardo pomeriggio insieme a una donna che gli aveva offerto un passaggio, perchè la sua auto era indisponibile. Autopsia. Sarà conferito alle 15 di oggi dalla procura di Brindisi l'incarico per l'autopsia sul corpo di Damiano De Fazio. L'esame sarà eseguito probabilmente domattina dal medico legale Antonio Carusi a cui spetta il compiuto di appurare, principalmente, se ci sia stata colluttazione o un pestaggio, prima della morte, e se la vittima abbia opposto resistenza. De Fazio aveva ustioni sul 95% del corpo all'arrivo nell'ospedale Perrino dove è morto alle 4.45 di questa mattina. Era stato soccorso da un vigilante che lo aveva individuato, ormai ridotto a torcia umana, nelle campagne tra Mesagne e Serranova. Prima di perdere conoscenza il 51enne, proprietario di una piccola azienda agricola di Brindisi, avrebbe detto di ''essere stato portato lì da tre persone di Carovigno''. Ed è questa indicazione data dalla vittima il punto di partenza per gli investigatori, gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Mesagne, che proseguono nelle indagini cercando di ricostruire con esattezza tutti gli spostamenti di De Fazio dal pomeriggio del 26 dicembre, quando ha lasciato la propria abitazione di contrada Palmarini, a Brindisi, fino a poco prima della mezzanotte, quando è stato ritrovato dalla guardia giurata, in campagna. Accanto a lui solo una bottiglietta contenente ancora un po' di benzina, liquido usato dai killer per appiccare il fuoco all'uomo.
FONTE: Quotidianodipuglia.it
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