Calcio

In palio non c'è una semplice salvezza: domenica il 'Fanuzzi' deve tornare ad esplodere

13.05.2022 15:59
Il Presidente del Brindisi Daniele Arigliano

No, non è una semplice salvezza. L’impresa del Brindisi va ben oltre. La clamorosa rimonta della squadra di Nello Di Costanzo vale quanto la vittoria di un campionato. Il Brindisi è come se fosse risorto, all’improvviso, nel giorno del suo funerale. Una squadra distrutta, mentalmente e fisicamente fino a tre mesi fa. Scarsissima ad inizio stagione. Tosta, caparbia e organizzata oggi. Merito di un presidente-tifoso che, dopo aver sbagliato tutto quello che si può in estate, ha poi attraversato, e fermato, uno ‘tsusami’ a mani nude e, anziché sparire, come hanno fatto molti suoi predecessori, ha continuato a lottare e a metterci la faccia. L’arrivo di Nicola Dionisio e Nello Di Costanzo, un allenatore che non si è mai scomposto di una virgola nei momenti difficili, è stato il primo segnale che qualcosa stesse cambiando. L’interrogativo di queste ore sul festeggiare o meno una salvezza in D lascia il tempo che trova. In palio non c’è solo la permanenza in un campionato dilettantistico ma la consapevolezza di aver posto le basi per il futuro, con tre vantaggi: l’enorme bagaglio di errori compiuti a inizio stagione, poter programmare la prossima stagione con ampio anticipo (lo scorso anno a causa dell’incognita ripescaggio si iniziò ad agosto) e la possibilità di operare con una società che ha riacquisito credibilità agli occhi di calciatori, procuratori e organi federali). Festeggiare o no? Nel dubbio domenica varrà la pena essere al ‘Fanuzzi’. Per un senso di appartenenza, per lanciare un segnale. In attesa di scrivere il futuro. 

 

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