
Una serata che non è stata volutamente celebrativa, ma un momento quasi intimo dove oltre alla professionalità è emerso anche il lato umano e interiore degli artisti che hanno preso parte a “La canzone d’autore tra parole e musica” nell’ambito del progetto “CulturAmiamo-Brindisi Creativa 2012” promosso dal Comune di Brindisi.
Pino Romanelli, paroliere, scrittore e produttore discografico; Bungaro, cantautore e artista poliedrico; Michele Ascolese, chitarrista tra i più virtuosi per anni collaboratore di Frabrizio De Andrè sono stati loro ad animare lo spettacolo in una delle piazze più suggestive del centro storico di Brindisi, piazzetta San Giovanni al Sepolcro, dove i tre artisti, coadiuvati dalla complicità della giornalista Francesca Mandese, hanno raccontato molto di se stessi prendendo come spunto le canzoni e la biografia artistica di Bungaro e Romanelli che dal lontano 1983 collaborano inanellando una serie di traguardi prestigiosi, tra i quali le canzoni scritte per Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni, la cover dei Thalking Heads, i premi della critica ricevuti ad ogni loro partecipazione al Festival di Sanremo.
Il pubblico che ha affollato letteralmente la piazza ha potuto non solo ascoltare alcuni brani eseguiti dal vivo da Bungaro e Ascolese, ma anche gli aneddoti più divertenti della loro carriera con protagonisti del calibro di Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Rocco Papaleo.
Racconti inediti che hanno allietato la serata grazie anche la perfetto mix quasi cabarettistico che hanno saputo inscenare nella più assoluta improvvisazione. Nessuna domanda preparata a tavolino ma libero flusso di ricordi, di note accennate sulla chitarra e di curiosità.
Non sono mancanti momenti pieni di suggestione e raccoglimento come il ricordo al pianista brindisino Pierluigi Pesimena che ha ispirato la canzone “Guardastelle” presentata al Festival di Sanremo del 2004; la lettura del racconto “Metrodora” contenuto nel libro “Elettrocardiodramma” scritto da Pino Romanelli e interpretato dall’attrice Francesca Zurlo; la visione di un video che riprendeva il dietro le quinte della realizzazione dell’ultimo album di Bungaro “Arte”.
Il tutto intervallato dai brani eseguiti dal vivo da Bungaro e Ascolese che hanno proposto in una versione voce e chitarra “Apri le braccia”, la cover di Once in a lifetime del Talking Heads; “Senza confini” portata a Sanremo da duo Eramo e Passavanti; la già citata “Guardastelle”; una versione travolgente de “La donna riccia” in omaggio a Domenico Modugno e la canzone in dialetto brindisino “La matonna ti lu finimundu”. Applausi a scena aperta e grandi consensi per una serata che ha consacrato la creatività e l’arte tutta brindisina di Bungaro e Pino Romanelli.
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