

“Un comico che insulta e fa divertire è una cosa, un uomo che dedica una parte della sua vita a risolvere i problemi dei cittadini e a tutelarli è altro”. E' quanto ha detto oggi ad alcuni giornalisti il leader di 'Noi Centro' (federato Udc), Massimo Ferrarese, rispondendo a una domanda su Beppe Grillo. “Un uomo che nella sua vita ha fatto solo il comico e che facendolo ha anche guadagnato tantissimo tanto da accumulare egoisticamente, senza dar nulla a nessuno, in un solo anno 4,3 mln di euro, avvalendosi anche di condoni fiscali, non può insegnare niente a nessuno e men che meno alla gente che oggi vive una situazione disperata.
A Grillo non farei gestire neanche un condominio. Governare e amministrare è altra cosa dal far ridere – ha detto ancora Ferrarese, che pochi giorni fa, si è dimesso da Presidente della Provincia in quanto non più disponibile ad amministrare un ente morto e cancellato -.
Grillo potrà pontificare solo dopo aver operato in prima persona con trasparenza, onestà e soprattutto ottenendo dei risultati. Ma sin quando si limiterà a insultare e a commentare in modo sterile le gestioni di Governo altrui, non potremo esprimere un giudizio su di lui”. “E' facile demonizzare tutto quello che viene fatto dagli altri, quando non si ha il coraggio di candidarsi a ricoprire ruoli di responsabilità. Invece di sfruttare la politica – ha continua Ferrarese rispondendo ai giornalisti -, utilizzandola come tema centrale dei propri spettacoli teatrali e dei propri libri, acquistabili poi 'casualmente' online tramite il suo blog, dovrebbe candidarsi a fare qualcosa di buono e trascurando i suoi interessi come alcuni di noi hanno deciso di fare nella vita. Solo allora e dopo alcuni anni potremo dargli a quel punto ragione oppure potremo sghignazzare su di lui per sempre. Un conto è far ridere la gente, altra cosa è farla smettere di piangere. Grillo sfrutta l'incapacità di tantissimi, che si sono alternati a fare politica, soprattutto in Parlamento, per erigersi a 'capo popolo'. Facile sfruttare una situazione di difficoltà, come quella che sta vivendo in questo momento l'Italia e assecondare i pareri della gente senza però proporre nulla di realmente concreto”.
“Sono lontano e contrasto quotidianamente quel vecchio modo di amministrare e fare politica, che ha fatto fallire l'Italia – ha concluso Ferrarese -; sono altrettanto lontano dal modo di operare di quelli come Grillo e per questo auspico un cambiamento per la Terza Repubblica che possa vedere impegnati realmente sul campo, tutti coloro i quali hanno già dimostrato nella vita di saper fare qualcosa.
Se vogliamo realmente salvare questo Paese, urge una nuova legge elettorale, che dia la possibilità ai cittadini di votare ed eleggere direttamente chi secondo loro abbia già ottenuto dei risultati importanti nella vita e non su un palco di cabaret”.
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