
TARANTO-BRINDISI, FRA FASTI DEL PASSATO E SPERANZE...
Un derby decisamente intriso di storia attende il Brindisi di mister Chiricallo e del presidente Flora contro un’altra nobile decaduta del calcio pugliese, vale a dire i cugini tarantini di mister Papagni e del presidente Nardoni.
La storia del Taranto è costellata di gloria e polvere, come è testimoniato dai 31 campionati di serie B che fino ad ora ha disputato, l’ultimo nella stagione 1992-93, prima di cominciare con la serie di fallimenti, ben quattro, con tre ripartenze dai dilettanti, che hanno caratterizzato l’ultimo ventennio.
Stante la lunga militanza nel campionato di serie B il Taranto si ritrova ad essere l’unica formazione sempre incontrata dal Brindisi nei suoi sei campionati di serie B disputati, sia nell’immediato dopoguerra (fra il 1946 ed il 1948) che negli anni settanta, tant’è che la maggior parte dei derby fra le formazione delle due città si sono disputati in serie B e nella Coppa Italia maggiore, ma non mancano i precedenti anche in serie C, sia campionato che Coppa Italia di categoria, ed in serie D.
La prima partita ufficiale fra Brindisi e Taranto di cui ho trovato notizia certa si è disputata nel capoluogo jonico il lontano 2 novembre del 1930 nella terza serie nazionale e vide i padroni di casa prevalere per 4 a 1, nella gara di ritorno, disputata al Campo Sportivo del Littorio al rione Casale il 19 marzo 1931, il risultato fu di 1 a 1, in quel Brindisi giocavano il portiere Giampietro, Argentieri, Vescina, Gigliesi, Borsetti, Biasotto, Martiradonna, Di Gioia, Lombardo, Ruggiero e Proietto.
Al termine del campionato di serie C 1945/46 sia il Brindisi che il Taranto furono promossi in serie B ed il primo confronto nella cadetteria portò bene ai biancazzurri che si imposero sul proprio terreno per 1 a 0, con un gol dello stopper Feliciotti, davanti ad ottomila spettatori (il doppio della capienza ufficiale) mentre, nella gara di ritorno, finì in pareggio in riva allo Jonio.
Ed infatti per il Brindisi la stagione 1946/47, fu davvero esaltante: l’allenatore era uno dei migliori dell’epoca, Remo Migliorini, in porta era schierato il mitico Rocco, vi erano Lasi, Feliciotti, Maneo, Giusti, Pesenti, Mainardi, Ostroman, il centravanti Gullo ed un gruppetto di calciatori nostrani, su tutti Pierini, ma anche il buon Colucci, ed il bravo Ugo Argentieri.
La stessa cosa non può dirsi della stagione successiva, al termine della quale il Brindisi fece mesto ritorno in serie C e non è un caso che entrambi i derby furono appannaggio del Taranto per 4 a 0 sul canmpo neutro di Castellana per la lunga squalifica del Benedetto Brin a seguito del noto pestaggio dell’arbitro di Brindisi-Pisa, e per 3 a 2 allo stadio Corvisea (il futuro Valentino Mazzola).
Brindisi e Taranto si rincontrarono in serie C agli inizi degli anni cinquanta e questa volta a prevalere fu la formazione biancazzurra, a segnare il gol vittoria fu il forte calciatore greco Alfredo Ragona, nativo di Corfù, che nelle stagioni precedenti aveva giocato anche in serie A con le maglie del Bari e del Napoli. E che terminò la carriera prorprio a Brindisi, di fronte alla sua Corfù.
Negli anni sessanta il Brindisi di Franco Fanuzzi che compì la prodigiosa scalata dalla serie D alla serie B fu inizialmente costruito pescando a piene mani proprio fra i calciatori del Taranto, società con cui il Commendatore ha sempre avuto ottimi rapporti, e nel campionato 1968/69 le due formazioni si ritrovarono una di fronte all’altra nel campionato di serie C; il derby di andata si disputò al Benedetto Brin il 12 gennaio 1969; nel Brindisi di mister Castignani giocavano Ferrero, Di Serio, Bellan; Mayer, Pagani, Calzolari; Minervini, Antonini, Ciannameo, Pierdiluca e Campanini; nel Taranto Bertini, Rondoni, Zuccalli; Fabrizi, Jannarilli, Casini; Ferraro, Malavasi, Lobascio, Tartari e Beretti, la partita terminoò con un salomonico 0 a 0 mentre la gara di ritorno a Taranto, che si disputò l’8 giugno 1969 nel nuovissimo Stadio Salinella, davanti a 18.000 spettatori, il Taranto battendo il Brindisi per 2 a 0 ritornò meritatamente in serie B.
E fu in serie B, fra il 1972 ed il 1976, che si disputarono i successivi dieci derby, otto di campionato e due di Coppa Italia.
Nella prima stagione nella cadetteria si registrarono, curiosamente, tre pareggi in altrettanti incontri: il 30 agosto 1972 a Taranto in Coppa Italia terminò 0 a 0, mentre, in campionato, fu sia all’andata che al ritorno 1 a 1, a Taranto con reti di Bellan e Reggiani e, a Brindisi, con reti di Franzon e Campidonico. Era il Brindisi di Luis Vinicio in cui giocavano Di Vincenzo, Sensibile, Lapalma, Cantarelli, Papadopulo, Bellan, Franzoni, Giannattasio, Cremaschi, Franzon, Boccolini, ma anche Mimmo Renna, al suo ultimo campionato da calciatore dopo una folgorante carriera che lo aveva visto anche scudettato a Bologna, Castelletti, Fiorini e Maschi, il portiere della promozione dalla serie C.
Il capitano di quel Taranto era il famosissimo Ambrogio Pelagalli, ex centrocampista di Roma Atalanta e Milan, vincitore di uno scudetto ed una Coppa dei Campioni, che una decina di anni dopo avrebbe allenato in C2 il Brindisi di Biagio Pascali. Al termine del campionato il Brindisi fu settimo ed il Taranto solamente quattordicesimo otto punti più in giù.
Nella stagione successiva il Brindisi, affidato alle cure del giovane allenatore Gianni di Marzio iniziò alla grande ed a dicembre si ritrovò addirittura in vetta alla classifica ma, poi, delle incomprensioni fra il Commendatore ed il mister, coinvolto anche in un pauroso incidente stradale, portarono al suo esonero e ad una crisi di risultati, fra cui la sconfitta interna patita il giorno dell’Epifania del 1974 nel derby col Taranto, che relegarono i biancazzurri agli ultimi posti; undici risultati utili consecutivi nella parte finale del campionato, quando la guida tecnica fu affidata al vecchio capitano Mimmo Renna, fra cui il pareggio per 0 a 0 a Taranto e quello per 1 a 1 nella mitica spedizione di Arezzo, consentirono al Brindisi di raggiungere la sospirata salvezza, mentre il Taranto, che in quella stagione era allenato da Gianni Invernizzi, conquistò il quinto posto in classifica alle spalle di Varese, Ascoli Ternana e Como. In quella stagione il Taranto sconfisse il Brindisi anche in Coppa Italia.
Nel campionato 1974/75, sempre in serie B, entrambi i derby terminarono in parità: 0 a 0 a Brindisi e 1 a 1, con reti di Jacomuzzi e di capitan Cantarelli, a Taranto
Nella stagione 1975/76 Brindisi e Taranto si ritrovano nuovamente di fronte ed il 14 dicembre 1975, al Benedetto Brin, Trentini, Cimenti, Guerrini, Cantarelli, Torchio, Vecchié, Macciò, Barlassina, Doldi, Rufo ed Ulivieri hanno la meglio su Degli Schiavi, Giovannone, Biondi, Capra, Spanio, Nardello, Gori, Carrera, Jacomuzzi, Romanzini e Turini. Il gol della vittoria è del bomber biancazzurro Nerio Ulivieri che di lì a poco avrebbe spiccato il volo verso la serie A.
La gara di ritorno terminò 0 a 0 ed il Brindisi al termine della stagione retrocedette in serie C, mentre il Taranto si piazzò tranquillamente nel gruppone di centro classifica.
Il derby ritornò dieci anni dopo in C1: è la stagione 1985/86: il Taranto è appena retrocesso e si è affidato, per la guida tecnica, a Mimmo Renna, già calciatore, capitano ed allenatore del Brindisi, mentre gli adriatici del presidente Pascali, di mister Ansaloni e del bomber Giordio Tomba hanno appena vinto il campionato di C2: all’andata, a Brindisi è 0 a 0, al ritorno 2 a 0 per il Taranto, al termine della stagione i rossoblu tornano meritatamente in serie B mentre i biancazzurri raggiungono una meritata salvezza.
Le due formazioni si rincontrano in C1 nella stagione 1989/90 e nel girone di andata è un vero e proprio testa a testa fra jonici ed adriatici in vetta alla classifica; la gara di andata a Taranto termina 1 a 1 con rete biancazzurra del gigante buono Marcello Prima. Ma il primo fallimento della storia del calcio brindisino è alle porte ed il Brindisi nella seconda parte della stagione tracolla, schiera in campo solamente i ragazzini delle giovanili ed un paio di senior che non hanno voluto abbandonare la nave; il Taranto ha bisogno di punti per salire in serie B e nella gara di ritorno, disputata sul neutro di Martina Franca per la squalifica del Benedetto Brin, è impietoso e vince per 3 a 1, rete della bandiera ancora una volta di Marcello Prima. In porta per gli jonici c’è l’ex portiere biancazzurro Gianmpaolo Spagnulo, nativo di Grottaglie ma cresciuto calcisticamente nel Brindisi, che negli anni a venire sarebbe approdato in serie A, dove ha vestito la maglia prestigiosa del Genoa per alcune stagioni; in campo per gli adriatici c’era anche Roberto Quarta che, ventuno anni dopo, sarebbe stato il primo presidente del Città di Brindisi.
Al termine della stagione il Taranto è nuovamente in B mentre il Brindisi retrocede non si iscrive al campionato di C2 e deve ripartire dalla serie D con una nuova società, il Brindisi Calcio, che subentra alla Brindisi Sport, sembra ieri ma è passato quasi un quarto di secolo!
Ed è proprio in serie D, dopo il fallimento anche del Taranto, che le due formazioni si rincontrano nel campionato 1993/94: allo Iacovone termina 0 a 0 mentre al Benedetto Brin si impongono i padroni di casa per 3 a 1 con reti di Lo Masto, Fattizzo e De Lorentis. Al termine della stagione, però, il Brindisi di Fiore De Stradis, nonostante sia arrivato quinto, non si iscrive al campionato di serie D ed è relegato in quello di Eccellenza Regionale, dove vi rimarrà per le successive sei stagioni, il Taranto pian piano riemerge dalle sabbie mobili e torna in serie C, anche se poi fallirà nuovamente e farà un po’ di yo-yo fra serie C e serie D, salvo stabilizzarsi in serie C per una dozzina di anni fino all’esclusione dal campionato della scorsa estate.
Risalgono alla Coppa Italia di serie C di dieci anni fa gli ultimi due derby fra i professionisti di Brindisi e Taranto, i biancazzurri di capitan Francioso pareggiando 1 a 1 alla Iacovone, con rete brindisina di Riccardo Sardelli, e vincendo al Fanuzzi per 2 a 0, con gol di Terrevoli e Pinciarelli, estromettono il Taranto dalla competizione tricolore e, dopo aver eliminato anche Palmese, Acireale ed Arezzo, battendo in finale la Pro Patria, si aggiudicano la prestigiosa coppa di categoria.
Sono storia recente gli ultimi tre derby, tutti disputati in serie D, due nella scorsa stagione con vittoria jonica al Fanuzzi per 2 a 1 e pareggio esterno per 1 a 1 allo Iacovone e quella, ancora fresca, del girone di andata che ha visto gli uomini con la V sul petto prevalere per 2 a 0.
In totale sono 27 i precedenti ufficiali tra Brindisi e Taranto a partire dal secondo dopoguerra; 23 di questi sono riferiti a partite di campionato e 4 di Coppa Italia. Il Taranto ha vinto 8 volte e segnato 25 gol; il Brindisi ha vinto 5 volte, sempre in casa, ed ha segnato 19 reti, 14 i pareggi.
Un’ultima curiosità: il Brindisi non ha ancora sbancato lo Iacovone dove, in 14 partite, ne ha perse 4 e pareggiate 10 e domenica prossima ritorna questo attesissimo derby ricco di storia, di ricordi ed anche di gloria.
FONTE: Alessandro Caiulo - cittadibrindisicalcio.it
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