LECCE - Un insospettabile. O forse no. Quello di Giovanni Vantaggiato è il ritratto di una persona particolare. Sicuramente carica di rancore. Vive a Copertino, in provincia di Lecce ed è stato ascoltato per ore dagli inquirenti. E' accusato di strage con finalità di terrorismo. A incastrarlo i filmati dellla sua Fiat Punto nei pressi dell'istituto Morvillo Falcone e la somiglianza con il personaggio ripreso dalle telecamere, nonché alcune intercettazioni. Ma probabilmente quella scuola non centrava nulla. Ed è stato il primo obbiettivo che si è trovato di fronte dopo essersi reso conto che il Tribunale, al quale probabilmente mirava, era troppo difficile da colpire. In un solo pomeriggio, dunque, sono cadute tutte le ipotesi avanzate in diciotto giorni di fortissime tensioni. Un risultato importante quello raggiunto dagli inquirenti con grande merito agli uomini della Questura di Brindisi ed in particolare i vicequestori Vincenzo Zingaro e Francesco Barnaba.
Vantaggiato sarebbe attivo da almeno due decenni nel campo della vendita di gasolio per riscaldamento ed agricolo. "Sì, quella bomba l'ho fatta io da solo. L'ho pensata e l'ho costruita". Avrebbe detto Giovanni Vantaggiato dopo essere stato sotto torchio per diverse ore. Restano tanti punti da chiarire. Domani a Brindisi si terrà una conferenza stampa per fare piena luce sulla vicenda. Nella foto in questa pagina le luci accese nell’ufficio della Questura di Lecce dove si è svolto l’interrogatorio. Redazione brindisimagazine.it
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