
Brindisi lento e prevedibile. Vince il Gallipoli
Non è stato un bel Brindisi. Anzi. La squadra di Chiricallo fa un passo indietro rispetto alla gara con la Sarnese e mette in vetrina una involuzione sul piano del gioco. Solita stanchezza nelle gambe dei calciatori. La condizione atletica appare pessima. Almeno questa è l’impressione dall’esterno. E se manca la velocità ad una squadra costruita tutta sul gioco di rimessa, sull’uno contro uno e sulla rapidità, diventa davvero tutto difficilissimo. A questo bisogna aggiungere il delirio di infortunii. Contro il Gallipoli assenti Ciano, Bruzzese e Molinari (tutti per disturbi muscolari). In campo acciaccati Pollidori, Croce ed Oliveira. Ed anche qui ci sarebbe da chiedersi se sia normale questa infermeria cosi piena.
Il Gallipoli, ad oggi, è più squadra e tutto sommato ha meritato la vittoria. Non ha strafatto ed ha approfittato dei calci piazzati (un colpo di testa di Mariano sugli sviluppi di una punizione) ed il calcio di rigore di Tedesco. In mezzo quindici minuti di buon Brindisi. I primi della ripresa, quando, complice l’ingresso in campo di Varsi, i biancazzurri hanno segnato il gol del pari con Danucci di testa, su assist di Oliveira e colto un palo con lo stesso brasiliano. Poi il buio. Troppi lanci lunghi a cercare l’isolato Croce. Ed anche una certa mancanza di personalità. Sia chiaro. E’ un campanello d’allarme ma non c’è da fare drammi. Il Brindisi non può essere questo.
Commenti