
ASL, arriva l'unità di crisi
L’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi ha approvato, con delibera n.0064 del 15.01.2013, il progetto “Unità di Crisis Management” e istituito la Unità di Crisi aziendale col fine di gestire, fronteggiare e coordinare fasi di emergenza, e di predisporre e gestire le consequenziali attività di informazione e comunicazione. Il progetto, predisposto dalla Struttura di Informazione e Comunicazione Istituzionale sulla base delle linee guida regionali in materia di “Definizione del nuovo modello di Sistema di Informazione e Comunicazione in Sanità”, evidenzia come per affrontare sistematicamente una crisi sia opportuno effettuare un’approfondita analisi della vulnerabilità dell’azienda, stilando conseguentemente una lista dei punti deboli; l’obiettivo è quello di costruire una scala di priorità che consenta di valutare le situazioni più probabili in modo da diffondere, in tutta l’organizzazione, cultura e attenzione per la crisi e la sua gestione. La comunicazione riveste, in questo contesto, un ruolo essenziale per coordinare dapprima la fase acuta della crisi, per gestire poi quella post evento e, infine, consentire al management il controllo della crisi stessa. Oltre a mirati uffici di front-office, bollettini medici, comunicati e conferenze stampa, numero verde dedicato e linee guida comportamentali, ci si potrà avvalere anche delle piattaforme sociali, con profilo istituzionale, facebook o twitter. Per affrontare la confusione di un evento disastroso è possibile, pertanto, delineare i requisiti di una “crisis room” ideale che porta a gestire efficacemente le situazioni di emergenza, approfondendo due aspetti principali: uno di prevenzione (gestione del rischio: risk management) e uno di preparazione al controllo dell’avvenimento qualora si verificasse (gestione della crisi: crisis management). Nella fase di gestione del rischio vanno analizzati tutti gli avvenimenti critici a cui l’azienda potrebbe essere esposta, quindi attentamente studiate le possibilità e la gravità del danno, sia in termini economici e sia di intervento sanitario, sociale e d’immagine. L’Unità di Crisis Management (UCM)), attivata all’occorrenza dalla Direzione Generale, ha il compito di gestire tutte le fasi legate all’evento, facendosi supportare da figure dinamiche ed in possesso di diverse competenze, che collaboreranno con la task force di operatori per intervenire, in sintonia, a supporto e/o integrazione della Unità stessa per un determinato periodo di tempo. PROTAGONISTI DELLA “UNITÀ DI CRISIS MANAGEMENT” a) Figure stabili: Direzione strategica (Generale/Sanitaria/Amministrativa); Responsabile Comunicazione e Informazione Istituzionale; Responsabile Risk Management; Responsabile del Servizio 118; b) Figure dinamiche: operatori Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Ufficio Stampa; Dirigenti delle Strutture coinvolte nella crisi; Gruppo multidisciplinare, preventivamente individuato ed appositamente formato, con profili professionali di medico, infermiere, psicologo, sociologo, assistente sociale e personale amministrativo; Associazioni di volontariato e di tutela (Croce Rossa, Protezione Civile, ecc.). Tra le figure dinamiche della U.C.M. possono essere reclutati e/o mobilitati potenziali alleati di gestione della crisi (es. rappresentanti di altri Enti, Istituzioni, Categorie pubbliche e private, ecc). Per tutti gli attori stabili e dinamici componenti della “Unità di Crisis Management” sono previsti specifici percorsi formativi.
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