Calcio

Chiricallo al veleno: 'il mio un esonero studiato a tavolino'

04.11.2014 00:47

Che non fosse stato un addio indolore lo si era capito da subito. Ora Marcello Chiricallo passa al contrattacco e racconta il suo punto di vista nel corso della trasmissione sportiva di canale 7:

ESONERO PREMEDITATO - “il mio è stato un esonero premeditato. Studiato a tavolino. E non è la sede per dire da chi. Ma c’era mancanza di equilibrio. Questa è una squadra importante. Non si è voluto aspettare. Ho pagato la mancanza di condizione fisica dei calciatori più importanti. Quelli che avrebbero dovuto fare la differenza. Purtroppo si è giudicato l’operato di un allenatore dopo solo due partite. E cosi è difficile fare calcio. Alla seconda giornata già mi contestavano. Alla prima si parlava di una corazzata, alla seconda c’erano già striscioni di contestazione, alla terza hanno chiesto l’esonero. Ci può stare tutto. Ma non in quella maniera perchè secondo me è stata una cosa preparata. Non meritavo di essere trattato cosi. E non parlo come allenatore ma come persone. Ho capito che c’era qualcosa di esterno, qualche influenza che condizionava il tutto.

CONSIZIONI FISICHE PRECARIE - “Capisco che le aspettative fossero importanti a Brindisi ma mi contestavano già dopo la gara di Gallipoli. Ed allora è inutile fare l’allenatore. C’erano giocatori arrivati in condizioni fisiche non buone ma non hanno avuto tempo. Oggi il Brindisi ha lo stesso preparatore atletico del ritiro. Oggi sento dire che corrono. Evidentemente avevamo lavorato bene.

ANDRIA - Ad esempio ad Andria non si è tenuto contro della buona prestazione e siamo stati condannati da episodi. Io ho sempre detto quello che penso ma nel calcio c’è troppa ipocrisia. Non mi hanno dato tempo. Quando punti su un allenatore devi dargli il tempo di mostrare il suo credo calcistico”.

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