
“Voler salvare lo status di città capoluogo per Brindisi è visto da Vitali e Curto quasi come un maleficio”. E' quanto afferma Roberto Rizzo, coordinatore cittadino di 'Noi Centro', in risposta alle polemiche nuovamente sollevate dall'onorevole Luigi Vitali e dal consigliere regionale di Futuro e Libertà, Euprepio Curto. “Tante le contraddizioni poste in essere dai due , peccato che tra tanto parlare nessuno si sia mosso quando i tempi erano ancora fecondi. L'onorevole Vitali, ha ammesso più di una volta che una provincia con due teste non è una realtà fattibile, cosi come afferma oggi anche Curto, e che Brindisi dovrà soccombere a Taranto o a Lecce. Punto. Come se ciò che dicessero è legge.
Non capiamo perchè se il Ministro Patroni Griffi ha già dato la disponibilita all'Upi nazionale e all'assessore regionale per il riordino delle province Marida Dentamaro, per realizzare la provincia con doppio capoluogo Brindisi-Taranto, i due si ostinano ad affermare il contrario, continuando a remare contro la nostra città.
Non capiamo per quale motivo la loro parola dovrebbe valere addirittura di più di quella dell'assessore Dentamaro o dello stesso ministro Patroni Griffi che ha detto praticamente si alla provincia a due teste. Si vuole spostare la realtà su altre tematiche, pur di mascherare i propri errori”.
“Il voler trasformare il nostro capoluogo, già Capitale d'Italia, in un “paese” della Provincia di Lecce – conclude Rizzo -, non è nient'altro che un atto contro la nostra città. Se davvero questa gente avesse voluto del bene a Brindisi, non avrebbe votato l'approvazione della Legge 7 agosto 2012, n.135, ma si sarebbe mossa in anticipo, facendo scattare l'allarme tra tutti i cittadini. Se le nostre uniche possibilità di scelta si dividono tra il diventare un semplice comune della provincia e della città di Lecce oppure il poter realizzare una grande Provincia Brindisi - Taranto, con pari dignità, che ci lascerà automaticamente lo status di città capoluogo, non perderemo nemmeno un attimo, lottando con tutti i mezzi possibili, per realizzare questa seconda ipotesi.
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