
No al carbone: "da Enel solo spiccioli per Brindisi"
Comunicato stampa 'no al carbone':
Pochi giorni fa sul sito dell'Arpa è stato reso noto uno studio dell'Agenzia Ambientale Europea con il quale si sono analizzati gli impatti ambientali e sanitari dei 622 principali siti industriali europei.
Da tale studio emerge come l'impianto Enel di Cerano sia primo in Italia e diciottesimo in Europa per i costi sanitari associati alle emissioni inquinanti.
Lo studio valuta in funzione delle metodologie di calcolo tra i 530 e i 700 milioni il costo sanitario pagato dai Brindisini.
Una cifra altissima, che si associa all'immenso dolore provocato dalle malattie e morti che i dati sanitari attestano in forte ascesa a Brindisi.
Ancora una volta studi scientifici indipendenti mostrano il vero impatto che il carbone ha nella vita della nostra comunità.
A fronte dei 95 milioni di euro annui rilasciati sul territorio dall'Enel in termini di lavoro diretto ed indiretto vi sono circa 700 milioni di costi sanitari associati così come riportato dallo studio dell'agenzia europea. Di fronte a tali dati vi è l'immenso profitto dell' ENEL che a livello di margine operativo lordo probabilmente si attesta sui 500 milioni di euro l'anno.
Questo studio giunge a pochi giorni di distanza dalla notizia del deposito della perizia del Dottor Minoia nella quale si individua nel carbonile scoperto dell'Enel a Cerano la principale fonte di dispersione di polveri di carbone inquinanti suoli, vegetazione e frutti.
Questo dati non possono essere più ignorati, il tema della riduzione del carbone e del risarcimento per i costi sostenuti dai brindisini in tutti questi anni deve essere un tema centrale per le prossime amministrative.
Non possiamo accettare come misure compensative pochi spiccioli per le sponsorizzazioni per il teatro o per la squadra di basket del Presidente Ferrarese in perenne conflitto di interessi sul tavolo delle Convenzioni con l'ENEL. Occorre confrontarsi con l'Enel a schiena dritta e senza conflitti di interessi imponendo una riduzione drastica del carbone e decine di milioni di euro all'anno come risarcimento per i danni provocati.
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