Si seguono diverse ipotesi

19.05.2012 13:25

 

Roma, 19 maggio 2012 - Dopo l’attentato davanti alla scuola di Brindisi il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha telefonato al prefetto Nicola Prete e ora segue personalmente la vicenda.  Il ministro ha commentato: "La tipologia dell'attentato non è tipica di un attentato di mafia. Stiamo cercando di capire,dobbiamo essere molto attenti ed equilibrati". Quanto alla paternità dell'attentato la Cancellieri ha sottolineato: "E' presto, preferisco la prudenza". "Qualsiasi cosa - ha quindi concluso - si potrà dire più in là quando avremmo individuato un filone o due filoni". Cancellieri ha poi sottolineato: "Lo Stato c'è".

E’ stato inviato sul posto il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo, che coordinerà le operazioni e le indaginidegli investigatori. Lunedi il ministro Cancellieri sarà a Brindisi per una riunione in Prefettura con tutti gli esponenti nazionali delle forze dell’ordine per il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica.

CIRILLO: FAREMO CHIAREZZA - “E` un attentato bestiale. Vogliamo subito fare chiarezza e vogliamo la verità”: è il commento del prefetto Francesco Cirillo, vice capo della polizia, sull` attentato all`istituto di scuola superiore di Brindisi. “C`è grande dolore per la morte della ragazza. Gli studenti sono il futuro”, ha aggiunto il vice capo della polizia che ha annunciato che gli uomini dello Sco andranno ad affiancare una squadra di investigatori al lavoro già sul posto.

LE INDAGINI - Sono tre, secondo i primi accertamenti degli investigatori, le bombole di gas utilizzate nell’attentato di questa mattina dinanzi all’Istituto professionale ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi, che ha causato la morte di due studentesse e il ferimento di altre otto persone, sette delle quali studenti.

Secondo alcune testimonianze, le bombole esplose potevano trovarsi in un cassonetto per la raccolta differenziata. Al vaglio degli investigatori l’ipotesi, dunque, che possa essere stato spostato appositamente.

Ma stando a quanto appreso sul luogo dell’incidente, mentre un elicottero delle forze dell’ordine sorvola ancora la zona, tre bombole di gas probabilmente collegate ad un timer, sarebbero state collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi. L’esplosione ha coinvolto alcune studentesse che erano appena scese da un autobus e stavano raggiungendo la scuola.

Secondo gli inquirenti l'obiettivo degli ordigni esplosi a Brindisi sarebbe stato proprio la scuola, l'istituto professionale Morvillo Falcone: gli ordigni rudimentali, si fa notare, erano posizionati sul muretto perimetrale dell'istituto. Quando il gruppo di studentesse è passato per entrare, la deflagrazione le ha investite.

IPOTESI - Tra le ipotesi accreditate la matrice mafiosa. Il 5 maggio, si fa notare, a Mesagne nella notte esplode la bomba che distrugge l'auto del presidente dell'antiracket Fabio Marini.

Il 9 maggio l'operazione "Die Hard" della questura di Brindisi: 16 persone arrestate, presunti aderenti al clan di Mesagne, patria della Sacra Corona unita.

Domani a Brindisi inoltre arriva la carovana della legalità. “Un attacco della criminalità organizzata senza precedenti”. E’ il primo commento a TeleNorba del sindaco di Brindisi Cosimo Consales all’esplosione dell’ordigno davanti all’istituto professionale Morvillo Falcone.

ORDIGNO ATTIVATO DA TELECOMANDO: VOLEVANO UCCIDERE - L’ordigno esploso davanti l’Istituto Morvillo-Falcone potrebbe essere stato attivato con un telecomando a distanza. Un oggetto trovato dagli investigatori potrebbe essere il comando a distanza per le bombole. E’ quanto trapela dagli ambienti investigativi di Brindisi. Se l’indiscrezione venisse confermata prenderebbe sempre più corpo l’ipotesi che l’attentato sarebbe stato organizzato nei minimi dettagli e per uccidere.

D'ALEMA, IL COSPAIR SEGUIRA' INCHIESTA - “E’ un attentato terroristico e criminale, un atto barbaro che colpisce i ragazzi, l’intera comunità brindisina e noi tutti”. Lo ha affermato l’ex Premier del Pd Massimo D’Alema, presidente del Copasir, sottolineando che “lo Stato dovrà mobilitarsi con tutte le sue energie per individuare e punire i responsabili di questo orrore. Stiamo seguendo gli sviluppi della vicenda, che sarà oggetto dell’audizione presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica dell’Autorità delegata, prefetto Gianni De Gennaro, già in calendario per giovedì prossimo”. “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza alle famiglie della vittima e dei ragazzi feriti, agli studenti e alla città di Brindisi”, ha aggiunto D’Alema.

LETIZIA, ASSOCIAZIONE FUNZIONARI POLIZIA, : LOGICA TERRORISTICA - Secondo il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Marco Letizia, l’ordigno esploso oggi, giorno del silenzio elettorale prima dei ballottaggi, davanti all’Istituto professionale ‘Falcone-Morvillo’ di Brindisi, a breve distanza dal tribunale e prima che transitasse il treno della legalità diretta a Tuturano e Mesagne, risponderebbe a una “logica terroristica”. Il gravissimo bilancio è di due ragazze morte in ospedale, altri studenti sono feriti.

“A nessuno può sfuggire che è un atto di violenza terroristica della peggiore specie, indipendentemente se si trattasse di criminalità comune, di mafie, di anarchici-insurrezionalisti, di piste vetero brigatiste o di piste nere - dice Letizia - Si vuole spaventare la gente, creare disordine, alimentare incertezza e instabilità, perciò è imperativo non farsi intimorire mantendo salda la coesione civile e democratica di questo Paese. E’ importante arrivare alla verità su mandanti ed esecutori, che hanno voluto colpire i nostri giovani, la loro scuola il loro futuro. Dunque - conclude - è essenziale ridare risorse e mezzi alla Polizia per una pronta ed adeguata reazione dello Stato che interrompa sul nascere la scia di sangue di una violenza senza senso che colpisce al cuore la nostra civiltà”.

MANGANELLI VOLA A BRINDISI - ‘’E’ un attentato bestiale. Mi ha inviato sul posto il ministro dell’Interno Cancellieri e il Capo della Polizia Manganelli, ai quali riferirò immediatamente: vogliamo fare subito chiarezza e verità’’. Lo dice all’Adnkronos il prefetto Francesco Cirillo, vicecapo della Polizia, inviato a Brindisi dopo l’attentato all’’istituto professionale del quartiere Sant’Angelo intitolata a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone. ‘’C’è grande dolore per la morte della ragazza -aggiunge Cirillo- e per i feriti dell’espolosione. Gli studenti sono la speranza, non si può morire così...’’. Con il direttore centrale della Polizia Criminale, i vertici del Servizio Centrale Operativo, andranno immediatamente ad affiancare un pool di investigatori già presenti sul posto.

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Attentato alla scuola Morvillo-Falcone. Le foto
"probabile matrice stragista-terrorista"