Calcio

Dirty Soccer, archiviazione per Antonio e Giorgio Flora. Il Tribunale: 'Nessuna responsabilità penale'

23.11.2023 11:25

Fine dell'incubo per Antonio Flora e il figlio Giorgio, rispettivamente ex Presidente e vicepresidente del Brindisi, coinvolti nell'inchiesta 'Dirty Soccer' nel maggio 2015. Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, infatti, ha disposto l'archiviazione del provedimento in quanto: "Non emerge la sussistenza di qualsivoglia emento probatorio idoneo a fondare la responsabilità penale degli indagati". I fatti risalgono al dicembre del 2014 quando la Procura della Repubblica di Catanzaro ipotizzò l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata ad alterare i risultati delle partite di calcio per lucrare sulle scommesse che venivano fatte dagli affiliati. Tuttavia per i due cadde immediatamente già l'accusa di associazione a delinquere in quanto: "dalle intercettazioni indicate nel decreto di fermo non compariva alcun collegamento" tra loro e gli altri associati (dirigenti della squadra campana del Neapolis). Rimase, invece, aperto il procedimento di frode sportiva in seguito alle ammissioni dello stesso Antonio Flora: "di aver chiesto al suo ds di attivarsi per far vincere la propria squadra".

A seguito di quel procedimento penale Flora lasciò il club e i successivi proprietari rinunciaro a difendersi in sede di giustizia sportiva (dove Antonio Flora venne assolto) tant'è che il Brindisi fu l'unica società tra quelle coinvolte a scomparire dal calcio. 

Dopo nove anni di indagini il processo, dunque, si è concluso con la richiesta di archiviazione della procura della Repubblica di Napoli DDA nella persona di Giuliano Caputo, controfirmata dal Procuratore aggiunto Sergio Ferrigno accolta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale napoletano Isabella Iaselli presidente sezione Gip. 

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