
Vantaggiato: "scriveró ai genitori di Melissa"

L'interrogatorio per l'udienza di convalida è durato circa tre ore. Erano presenti il gip Ines Casciaro, i sostituti procuratore Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, e il legale dell'uomo, Franco Orlando. Per motivi di sicurezza, l'uomo è stato sentito in un locale attiguo all'ufficio matricola del carcere di Lecce e non nella sala canonica dove di norma si tengono gli interrogatori dei detenuti.
Avvocato: "Interrogatorio drammatico. Né complici, né mandanti" Quanto all'interrogatorio di Vantaggiato in carcere, il suo legale ha detto che l'uomo ha comunicato "ulteriori particolari", ma "sostanzialmente non è mutato assolutamente nulla. Rimane la sua confessione".
"L'interrogatorio - ha detto ancora - è stato in alcuni momenti drammatico, il pensiero per la ragazza morta, per le ragazze rimaste ferite, e in particolare un pensiero per la sua famiglia alla quale ovviamente rimane molto vicino".
Secondo quanto riferito dal legale, Vantaggiato sarebbe quindi rimasto fermo alla versione fornita nella prima confessione: non ci sarebbero né complici, nè mandanti. Alla domanda dei cronisti se l'uomo abbia fornito un movente chiaro dell'attentato, l'avvocato non ha però voluto rispondere e si è allontanato.
Prove dell'attentato fatte in campagna Giovanni Vantaggiato avrebbe inoltre fornito al gip nuovi dettagli sulle modalità di realizzazione dell'innesco dell'ordigno, raccontando di aver fatto delle prove in campagna prima di trasportare, da solo, le bombole davanti all'ingresso della scuola Morvillo Falcone nella notte tra il 18 e il 19 maggio.
"Scriverò ai genitori di Melissa" Vantaggiato, a differenza di quanto accaduto nell'interrogatorio del 6 giugno, si è mostrato molto provato, come ha confermato il suo avvocato. Nel corso delle tre ore e mezzo di interrogatorio, nel carcere di Lecce, avrebbe inoltre manifestato la volontà di scrivere una lettera ai genitori di Melissa Bassi.
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