Calcio

Ecco le dure dichiarazioni del presidente del Francavilla in Sinni

13.11.2014 08:43

Ecco le durissime dichiarazioni del presidente del Francavilla Antonio Cupparo dopo la gara di Bisceglie: 

E’ furioso il presidente Cupparo al termine del match perso dal Francavilla contro i pugliesi del Bisceglie. Non è il risultato però che ha fatto andare su tutte le furie il massimo dirigente francavillese, ma la direzione di gara dell’arbitro e soprattutto dell’assistente, i quali hanno compromesso in maniera determinante l’andamento del match. “Il match di oggi è non è stato deciso né da episodi o da sfortuna – ammette il patron rossoblù – ma da un guardalinee di Taranto. Per questa gara tra Bisceglie e Francavilla la terna arbitrale era composta dal direttore di gara romano coadiuvato da due assistenti di Taranto, città a pochi chilometri da Bisceglie e tra l’altro prima della partita contro il Brindisi di domenica prossima. Il suddetto guardalinee si è preso la responsabilità di superare una decisione già presa dall’arbitro, una cosa che in tanti anni che faccio calcio non avevo mai visto. L’assistente ha sbandierato come un forsennato la bandierina per un fallo palesemente un metro e mezzo fuori area per farci dare un rigore contro, quando invece l’arbitro non aveva ravvisato nulla. Questo è il riassunto di tutto quello che è successo oggi: noi abbiamo giocato discretamente e nel momento in cui stavamo provando a vincere inserendo anche Aleksic, è successo subito questo episodio che ci ha tagliato le gambe perché ci ha costretto a giocare in dieci per il doppio giallo a Ranieri e poi l’arbitro ha ammonito in rapida successione Picci e Digiorgio che erano diffidati e ha espulso Aleksic per un fallo di reazione. Insomma nel giro di cinque minuti ci hanno distrutto la squadra”.

In questi anni di presidenza non si era mai visto un patron Cupparo così arrabbiato, ma purtroppo il racconto di questo amaro pomeriggio non è arrivato ancora al suo epilogo.

“Un’altra perla dell’arbitro e dei  collaboratori – conclude il massimo dirigente rossoblù -è stata quella di rientrare per primi negli spogliatoi a fine gara lasciando i calciatori a contatti tra di loro, una cosa veramente allucinante. Aleksic è stato picchiato da un tesserato loro sotto i miei occhi nel momento in cui stava uscendo dal campo sulla pista d’atletica. Lo stesso poi si è introdotto nel nostro spogliatoio con la scusa di chiarire con il ragazzo e si è scagliato nuovamente addosso colpendo questa volta anche mister Lazic. Dire che abbiamo giocato nel terzo mondo la reputo una grande offesa al terzo mondo. Noi siamo tutt’ora nell’anti-stadio e i carabinieri stanno facendo un’enorme fatica perché ci sono tante persone che ostacolano l’uscita. Accettiamo il verdetto che non è stato del campo ma del guardalinee tarantino e non capisco come possa fare la Lega a mandare un assistente pugliese per il match tra Bisceglie e Francavilla, mentre quando noi lucane giochiamo in casa siamo le uniche compagini stupide a cui non mandano mai guardalinee lucani. E’ chiaro che noi siamo una piccola regione e una piccola realtà e fanno i comodi loro, senza tener conto che noi facciamo calcio in maniera seria e sana e siamo l’unica società che sono dieci anni che gioca in Serie D. Noi veniamo continuamente maltrattati dagli arbitri e dai guardalinee così come è successo anche a Monopoli in Coppa Italia. Fino ad ora sono stato zitto ma ora non ce la faccio più perché è una cosa scandalosa”. Armando La Rocca

Ecco la risposta del Bisceglie:

Comunicato della società nerazzurra a seguito della affermazioni a mezzo stampa rilasciate dal presidente del Francavilla Calcio Sig. Antonio Cupparo. L´ A.S.Bisceglie calcio 1913, in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal presidente del Francavilla calcio Sig. Antonio Cupparo apparse in data odierna 10/11/2014 su alcuni organi di stampa e sul sito www.francavillafc.it, riguardanti possibili torti arbitrali subiti nella gara del "Ventura" e di fantomatiche aggressioni ricevute al termine del match, intende replicare quanto segue: - il Sig. Cupparo, lamenta la provenienza dei due assistenti di gara, a suo dire, provenienti dalla sezione di Taranto, Città a pochi Km da Bisceglie e a sette giorni dalla sfida con il Brindisi. Lo stesso parla di una gara decisa da uno degli assistenti e di non aver mai visto un episodio in cui un collaboratore di linea, tra l´altro posizionato con una visuale sicuramente migliore rispetto al direttore di gara, collaborasse affinchè si potesse prendere la giusta decisione (nello specifico il fallo di Marziale ai danni del nostro atleta Khalil). A tali dichiarazioni rammendiamo al Sig. Cupparo che i due assistenti del Sig. Matteo D´Amrogio di Frosinone, tali Simone Assante e Foglietta Luca, siano entrambi della sezione di Frosinone e non di Taranto come erroneamente dichiarato; che nel primo tempo non è stato concesso al Bisceglie un calcio di rigore a seguito di un netto fallo di mano di un loro difensore su conclusione di Lacarra a portiere battuto; che nel calcio la funzione degli assistenti arbitrali è quella di coadiuvare l´arbitro nelle decisioni da prendere, cosa più volte accaduta dai massimi campionati fino ai campionati minori. Sottolineando che in queste prime dieci giornate di campionato il Bisceglie ha subito diversi torti arbitrali non trovando però mai nessuna polemica da parte della nostra società e che quello concesso contro il Francavilla è il primo rigore assegnato in questo campionato a nostro favore, invitiamo il presidente Cupparo ad analizzare, con maggior calma e senza trovare alibi, tutto l´arco dell´incontro che ha visto la sua squadra non effettuare nemmeno un tiro nello specchio della porta. Ci preme inoltre smentire categoricamente le affermazioni dello stesso presidente lucano riguardo un presunto colpo subito dall´attaccante Aleksic prima e dal tecnico Lazic poi da parte di un nostro tesserato. Al momento dell´ espulsione l´attaccante serbo è stato accompagnato fuori dal rettangolo di gioco in maniera civile e senza che nessuno potesse colpirlo come dichiarato. Ci sembra inoltre fantasiosa la possibilità che lo stesso tesserato citato potesse entrare da solo in uno spogliatoio occupato da 30 elementi, tra tecnici e giocatori avversari, con l´obiettivo di colpire qualcuno uscendone senza nessun segno lesivo. L´ A.S.Bisceglie calcio 1913, attraverso questa società che la rappresenta, ha sempre condannato ogni atto di violenza sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco, distinguendosi in questi anni per la proverbiale cordialità e ospitalità riconosciuta anche dai tanti avversari e dalle emittenti televisive che hanno calcato il nostro impianto di gioco. Fonte: Ufficio stampa

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