
Lo storico 'Marconi' di Brindisi chiude. Nasce un comitato per salvarlo

Il quartiere Centro della città di Brindisi, il più colpito dallo spopolamento e dalla migrazione verso la periferia, subisce un ennesimo colpo al cuore. L’Istituto tecnico Marconi, punto di riferimento di alunni (e quindi genitori, docenti, personale di segreteria e ATA) provenienti da ogni quartiere della città, chiude i battenti. L’atto di forza è stato deliberato dalla Giunta della Provincia di Brindisi, che con un pezzo di carta pretende di cancellare la memoria storica della nostra città con la chiusura dell’ unica scuola che è rimasta dal 1926 ad oggi nella sua sede originaria di Via Cortine. L’Istituto Tecnico Commerciale “G. Marconi”, insomma, non sarà più dove generazioni di studenti hanno studiato, in uno dei punti più belli ed antichi della città. Un comitato cittadino si è subito costituito e mobilitato per cercare di evitare quest’ultimo gratuito scempio, raccogliendo firme ed informando la stampa.
La chiusura di una scuola antica, che ha formato generazioni di cittadini e in questi lunghi decenni ha svolto una funzione essenziale come centro di istruzione e formazione professionale e culturale, ed è stata punto di riferimento nella vita umana, civile e sociale di Brindisi, ci appare un grave errore per una città che voglia TUTELARE E VALORIZZARE LA SUA MEMORIA STORICA, come si è cercato di fare negli ultimi anni.
Infatti la scelta miope e affrettata di volere la chiusura del “Marconi” ci riporta alla mente altre decisioni buie , che affiorano dal nostro passato di brindisini, come la demolizione dell’antico Teatro Verdi, l’abbattimento della Torre dell’Orologio o il trasferimento del Liceo Classico “B. Marzolla”, che hanno cancellato con estrema leggerezza e superficialità pezzi importanti di storia della nostra città.
Inoltre va ricordato che l’istituto “Marconi” si trova lì dove sorgeva uno dei due Conventi dei Domenicani, presenti in città, ed è incastonato nel complesso monumentale della Chiesa del Cristo, del 1232, di particolare bellezza, posto su quell’altura in cui è incassata Porta Lecce, dentro le mura storiche della zona sud-orientale di Brindisi.
Siamo preoccupati che la generica proposta, una volta chiusa la scuola, di un improbabile “contenitore culturale”, potrebbe trasformarsi, come è avvenuto per tanti altri beni della Provincia in tragico abbandono e degrado dell’intera struttura. Tra l’altro tale scelta verrebbe a costare molto di più alla Provincia di quello che costerebbe realizzare le opere di ordinaria ed eventualmente straordinaria manutenzione dell’istituto,che sono compito specifico dell’ente locale per la messa a norma di tutti gli istituti scolastici .
Riteniamo importante mantenere aperta la scuola,anche con il suo corso serale per gli adulti, sia per garantire un’offerta formativa ampia e articolata che sia pienamente fruibile per tutta quell’area di utenza di famiglie e studenti del Centro, Perrino e zone limitrofe al centro o della provincia, data la vicinanza dell’istituto alla stazione ferroviaria e degli autobus, ma anche perché resti una presenza significativa di studenti della scuola superiore e di giovani nel centro storico della nostra città, per valorizzare e riqualificare tutta l’area intorno alla Chiesa del Cristo, tra le più belle zone di Brindisi, come presidio democratico e di vivibilità per gli stessi abitanti del quartiere.
Secondo la delibera della giunta provinciale la scuola andrebbe chiusa addirittura, ad anno scolastico iniziato entro fine dicembre del 2011, senza che si sia minimamente tenuto conto del parere dei docenti, del personale scolastico, degli studenti e delle famiglie, senza alcun confronto con le associazioni che si occupano di tutela del territorio e del suo patrimonio storico.
Riteniamo grave anche nel metodo far calare dall’alto una decisione di cancellare una scuola antica come il “Marconi”, ignorando la complessità sociale,storica e dei luoghi del territorio e senza un reale progetto didattico e formativo che dovrebbe fondare,invece, ogni scelta di riorganizzazione della rete scolastica.
La eventuale chiusura della scuola avrebbe, infatti, l’effetto negativo di impoverire e disarticolare l’offerta formativa, in termini di dislocazione e fruibilità delle sedi scolastiche del territorio.
Infine riteniamo il trasferimento a fine dicembre, ad anno scolastico ampiamente iniziato, fuori tempo, incongruo e contrario ad ogni buon senso e “buon andamento” dell’attività amministrativa e scolastica, e negativo per un equilibrato svolgimento dell’anno scolastico, per alunni, docenti e personale scolastico.
Chiediamo alla Giunta della Provincia di Brindisi di annullare la delibera in questione per la parte che riguarda “il trasferimento dell’ITC Marconi da via Cortine a via Del Lavoro, presso l’attuale sede dell’ITC Flacco” e a tutte le associazioni e ai cittadini di partecipare a questa battaglia per la nostra scuola e per l’intera città.
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