Ferrarese: "ambientalizzare continuando a produrre"

14.08.2012 14:09

“La facoltà d’uso degli impianti per ambientalizzare continuando a produrre è stata possibile altrove e soprattutto nella città di Brindisi, per non andare tanto lontano, e la ritengo doverosa soprattutto oggi a Taranto.” E’quanto ha risposto questa mattina il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese ad alcuni giornalisti che gli chiedevano una opinione sul caso Ilva, anche in considerazione del probabile futuro accorpamento delle province di Brindisi e Taranto. “E’ stato possibile a Brindisi investire in ambiente continuando a lavorare – ha detto Ferrarese – quando negli ultimi tre anni sono stati destinati dall’azienda solo per la centrale di Cerano 350 milioni di euro continuando a produrre, così come si sta continuando a produrre in questo momento e contestualmente si sta realizzando  sempre in quella centrale il più grande carbonile coperto d’Italia per un’altro investimento di circa 150 milioni di euro. In questo caso hanno agito la Magistratura e le istituzioni. Sempre a Brindisi la Magistratura ha dato la possibilità al più grande impianto del Petrolchimico di continuare a produrre nonostante un provvedimento che impediva l’utilizzo delle torce e l’Ente che presiedo ha rilasciato l’autorizzazione alle emissioni a condizione che sarebbero stati realizzati i lavori di ambientalizzazione prescritti. Anche qui, quindi, centinaia di lavoratori hanno potuto continuare a svolgere la propria attività senza penalizzazione alcuna. Perché a Taranto  – ha continuato Ferrarese – invece si vuol precludere la possibilità di investire centinaia di milioni di euro per l’ambiente e contestualmente di salvare decine di migliaia di posti di lavoro? Se c’è oggi la volontà, come ha già dichiarato l’impresa, di investire importanti capitali nell’ambientalizzazione di questa fabbrica, ogni azione che ne vietasse tale volontà – potrebbe addirittura favorire, senza volerlo, lo stesso imprenditore e offrirgli alibi che nemmeno lui stesso avrebbe mai pensato minimamente possibili. Abbiamo il dovere tutti – ha concluso Ferrarese – di dare il massimo impegno perché questa nostra fabbrica possa continuare a produrre e il territorio possa finalmente respirare ”

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