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Curto: "assunzioni all'Onu? Un bluff"

25.11.2011 18:28

“ Liberare le aree dell’aeroporto militare Pierozzi, impropriamente occupate dall’Onu per molti anni, al servizio della base logistica di Unlb, deve essere considerato un atto dovuto e non una cortese concessione della signora Susanna Malcora “. A dichiararlo è il consigliere regionale di Futuro e Libertà, Euprepio Curto, il quale nel corso degli anni trascorsi in Parlamento aveva sovente messo sotto accusa la gestione della Base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi. “ Il sottosegretario Onu - ha commentato Curto – ha pure dato notizia della possibile assunzione di cento unità lavorative, collegandole alle nuove funzioni assegnate alla Base, e – va ribadito - con molta correttezza non ha esitato a chiarire che 50 di essi saranno coperti da trasferimenti dagli Usa, mentre per i restanti 50 – emtro i prossimi cinque anni - si potrà far fronte con lavoratori locali se, “ e solo se “, “ i curriculum incontreranno la richiesta delle alte professionalità chiamate a dar man forte alle operazioni di peacekeeping “. Come dire: non fatevi illusioni, e, soprattutto, non createne…” “ Peccato – ha proseguito l’esponente politico del partito di Gianfranco Fini – che il sottosegretario Malcora non abbia fatto un solo cenno alle costanti violazioni delle norme in materia di lavoro che la Unlb ha consumato nel corso degli ultimi anni in danno di molti lavoratori locali, sia non riconoscendo la dovuta qualifica, sia non corrispondendo la prevista retribuzione contrattuale, sia contravvenendo alla regolamentazione interna alle Nazioni Unite in virtù della quale per le assunzioni di personale si doveva necessariamente ricorrere a personale locale “. “ Peccato – ha concluso Curto – che il sottosegretario Malcora non abbia fatto un solo cenno alla posizione assunta dalla Unlb Brindisi (a mezzo della signora Rosenberg, responsabile dell’Ufficio legale del Dpko dell’Onu) nel corso dell’incontro tenuto in data 30 maggio 2008 proprio sul contenzioso instaurato dalla Unlb Brindisi. In tale occasione la Rosenberg, a nome della Unlb Brindisi, disse chiaramente che l’Onu non avrebbe tenuto in conto la legislazione giuslavoristica italiana per ciò che concerneva i rapporti intrattenuti dalla Base con il personale assunto localmente, essendo l’Onu coperta dalle immunità previste nella Convenzione sui privilegi e le Immunità delle Nazioni Unite del 1946. Come dire che a Unlb Brindisi è consentito non tenere conto delle leggi italiane a tutela del lavoro e dei lavoratori. Grazie signora Malcora…”

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