
"L'attentatore non era solo"
Si lavora sulle immagini di altre telecamere che avrebbero ripreso gli autori dell’attentato. A nove giorni dal fatto gli investigatori sono sempre più convinti: chi ha agito non era solo. A organizzare l’attentato sarebbero state due o più persone. La strada intrapresa si basa sull’analisi degli elementi in mano a investigatori e inquirenti che, dall’iniziale pista di un gesto “isolato”, iniziano a propendere verso una vera organizzazione.
NON ERA SOLO - L’idea del gesto di un “folle” dunque perde sempre più consistenza mentre si fa sempre più forte la convinzione che ad azionare l’ordigno non sia stato un soggetto del posto ma di qualcuno che sapeva. Che conosce la materia. Forse non nuovo a cose del genere. In quelle bombole non ci sarebbe stato solo gas, ma anche esplosivo. L’unica certezza è che a nove giorni dall’accaduto, anche se con consistenza diversa, restano in piedi ancora tutte le piste. Perché mai come in questo caso non c’è nulla da escludere.
BRINDISI REAGISCE - Dopo la grande manifestazione di sabato, gli studenti sono pronti a tornare in piazza. Ancora una volta. Per gridare la propria rabbia. Per rimarcare che ‘non hanno paura’.
Brindisi è una città ferita che adesso si sente in una sorta di Grande Fratello. Con la pressione mediatica. Il gestori del chiosco di fronte alla scuola che da giorni sono nell’occhio delle telecamere provano a tornare alla normalità. Mentre siamo li una famiglia accende un lumino sotto la foto di Melissa divenuta orma un pezzo di cuore di ogni abitante questa città….
Commenti