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I genitori di Melissa: "quel giorno non doveva andare a scuola"

23.05.2012 19:49

 

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Al profondo dolore per la morte di Melissa si aggiunge il rimpianto pensando alla fatalità che ha colpito la 16enne di Mesagne (Brindisi). La mattina di sabato 19 maggio infatti, Melissa avrebbe dovuto restare a casa da scuola. "Non stava bene", raccontano i genitori, "le avevamo detto di non andare a scuola". Ma la ragazza, il cui senso del dovere era esemplare, voleva farsi interrogare per prendere 10.
"Io e mia moglie le avevamo suggerito di non andare a scuola. Ma lei ha insistito. 'Voglio prendere 10' ha detto, credo in psicologia, e così è salita sull'autobus per non tornare mai più a casa", ha detto il padre della giovane e innocente vittima, Massimo Bassi, intervistato da La Stampa. A Melissa piaceva psicologia, era la sua materia preferita e voleva impegnarsi a fondo, farsi interrogare per prendere il massimo dei voti. Purtroppo, anche per una tragica fatalità, oltre che per la volontà stragista di un omicida ancora senza nome, quel tragico sabato mattina che tutta l'Italia non dimenticherà, la 16enne in aula non è mai entrata. Come gesto d'amore per quella sua passione per lo studio, il padre le ha lasciato il suo libro di psicologia dentro la bara bianca.
Fonte: tgcom.it

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