Rapina e sparatoria a Cellino. Il parroco: "sono vittime della società"

30.07.2012 12:31

E’ attesa in queste ore l’udienza di convalida dell’arresto dei tre rapinatori che sabato pomeriggio hanno assaltato il distributore Menga Petroli, a Cellino San Marco, ingaggiando un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. Due di loro sono rimasti feriti. Uno ad un gluteo, senza grosse conseguenze, e l’altro ad un polpaccio ma anche lui starebbe per lasciare l’ospedale per raggiungere i compagni in carcere. I tre, Luca Goffredo, Saverio Elia e Massimiliano Pagliara, erano già noti alle forze dell’ordine ed ha fatto discutere l’intervista rilasciata oggi al 'Quotidiano di Brindisi' dal parroco della Chiesa Madre di Cellino San Marco secondo il quale “i tre sono vittime della società malata”. Uno di loro si era appena sposato ma, evidentemente, di mettere la testa a posto proprio non ne voleva sapere. Sabato pomeriggio è stato un inferno e ricostruendo la dinamica dei fatti è fin troppo chiaro che si è pure sfiorata la tragedia. I tre avevano studiato tutto ma, ad attenderli, alla stazione di servizio non c’era solo il titolare ma anche i poliziotti che avevano avuto informazioni in tal senso. Da li l’inseguimento e la sparatoria con gli agenti che sono riusciti a mirare e colpire i pneumatici della Fiat Uno della banda, risultata poi rubata qualche giorno prima a Guagnano, in provincia di Lecce. Un’operazione brillante quella condotta dalla polizia e coordinata dal dirigente Francesco Barnaba, che da tempo sta lavorando con particolare attenzione sul preoccupante fenomeno delle rapine in Provincia.

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