Riscossione tributi: "una mortificazione per i dipendenti Abaco"

28.09.2012 19:57

“Abaco, la società che ha in affidamento il servizio di riscossione tributi del Comune di Brindisi, sta penalizzando e mortificando le professionalità del personale riveniente da una decennale esperienza nel settore”. Lo ha dichiarato Pietro Santoro, coordinatore cittadino del PDL. La questione aveva sollevato già negli scorsi mesi accese polemiche dopo un durissimo intervento del sindaco Consales che denunciò porca efficienza ed una sospetta parentopoli nelle precedenti aziende che si occupavano della ricossione. Dice Santoro: “a fronte di poche unità nominate a tempo indeterminato la maggior parte dei lavoratori è stata invece umiliata in quanto demansionata e assunta a tempo determinato, per un solo anno (a fronte di un affidamento di circa 14 mesi), part time ed a scaglioni e con assunzione in prova per sessanta giorni. Le decurtazioni operate nei confronti dei dipendenti, che hanno un costo annuo totale di circa 650mila euro, si traduce per Abaco in oltre 160mila euro di economie per ogni singolo anno di affidamento.Tutto questo senza migliorare i servizi che, anzi, gravano sui cittadini con una nuova tassa: non è più prevista la riscossione per contanti presso gli sportelli societari ma solo mediante bancomat o bollettino postale che, come è noto, hanno un costo ad operazione. L’Amministrazione comunale dà l’impressione di non essere assolutamente interessata al problema dei lavoratori. Basti pensare che all’ultima riunione, tenutasi presso l’Assessorato provinciale al Mercato del lavoro, non si è presentata”.

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