
Boccolini senza freni: "siamo partiti da zero. Chi dice il contrario mente. Qualcuno vuole distruggere.."
BRINDISI - L’ambiente è particolare e la tensione si taglia a fette. Nessuno dei dirigenti brindisini si presenta in sala stampa per chiarire i motivi della frattura interna alla società. Il presidente Quarta c’è ma preferisce non parlare. L’unico che si fa vedere è Gigi Boccolini che ha un animato scambio di battute con i giornalisti prima di sfogarsi davanti ai microfoni. Il tecnico è visibilmente agitato, forse deluso per le polemiche e gli attacchi, ma non accenna alle critiche di natura tecnica che dimostra di accettare serenamente. Lo abbiamo visto poche volte cosi. Ecco le sue dure dichiarazioni:
LA PRESTAZIONE - “Sia chiaro che noi non vogliamo prestazioni entusiasmanti. Non ci servono. Non ne abbiamo bisogno e probabilmente non siamo neanche nelle condizioni di farle. Bisogna guardare in faccia alla realtà e capire che squadra abbiamo e dove possiamo arrivare. Gli under? Si tratta di ragazzi straordinari, seri, volenterosi, ma alcuni di loro devono ancora crescere. Ripeto, guardiamo in faccia la realtà”.
GLI AVVERSARI – “Conoscevo il Campania. E’ una squadra velocissima, soprattutto sulle ripartenze. Non è un caso la sua posizione in classifica. Sono pericolosissimi soprattutto sulle ripartenze per questo avevo chiesto ai miei ragazzi particolare attenzione e di non perdere mai la palla. Il migliore in campo? E’ stato Caravaglio. Ha messo ordine, qualità e quantità. Davvero bravo”.
SULLE POLEMICHE – “Ora direte che torno sempre sulle stesse cose ma non posso non farlo. Chi dice che abbiamo avuto tempo a disposizione per lavorare e costruire la squadra non dice il vero. Siamo partiti in netto ritardo rispetto tutte le altre società e non abbiamo avuto il tempo per programmare un bel niente. E la programmazione nel calcio è tutto. Il calcio è il biglietto da visita di una città e Brindisi da troppo tempo è maltrattata. Io ed il diesse siamo venuti qui per fare bene in una città che amiamo. Di certo alla mia età non ho bisogno di fare carriera o mettermi in mostra. Adesso non roviniamo tutto e per una volta cerchiamo di essere costruttivi. Meglio che non dica altro...”.
SITUAZIONE SOCIETARIA – “Queste cose non devono interessarci e non dobbiamo intrometterci. I ragazzi devono, e ripeto, devono, riuscire ad estraniarsi e pensare solo ed esclusivamente a giocare”.
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