
Il PD si spacca. Nasce LEFT
BRINDISI - Prima si era spaccata la coalizione. Adesso si spacca pure il partito. Il PD è nel caos. La cosiddetta ‘area di sinistra’ del PD, infatti, ha ufficialmente preso le distanze dalla classe dirigente e dalle strategie attuate in vista della prossima campagna elettorale. In 15 hanno firmato un documento durissimo che delegittima il comitato cittadino e nel quale si legge: “l’attuale gruppo dirigente del PD non ha saputo lavorare per la costruzione di un Centro Sinistra ampio, consentendo un accordo affrettato tra lo stesso PD ed un Centro affollato di sigle e di liste che snaturano lo stesso significato e valore del Centro Sinistra. L’abusato termine di “Laboratorio” appare ormai logorato e superato rispetto al momento storico-politico della sua costituzione”. Poi la parte più pesante: “è ancora più grave che tale accordo non ha alla sua base alcuna linea politica, programmatoria ed amministrativa per il Governo della città. Anzi dalla lettura dei giornali appaiono esserci distanze notevoli tra gli stessi protagonisti dell’alleanza su questioni fondamentali per lo sviluppo di Brindisi (dal Rigassificatore alla Centrale Edipower, agli impianti fotovoltaici, allo sviluppo del Porto, all’alimentazione della Centrale Federico II, allo sviluppo dell’Agro-Industria, alle prospettive di investimento per la Zona Industriale, ecc) nonché sul sistema di vivibilità e di welfare di una Città che è in coda a tutte le classifiche oltre alle questioni urbanistiche”. Ma non basta. Secondo questi dissidenti, la colpa delle divisioni della sinistra brindisina, che oggi si presenta con tre candidati sindaco, sarebbe proprio della classe dirigente locale del PD. L’intenzione, pertanto, è provare a riaprire il dialogo con le altre forze di sinistra. Perplessità che saranno sottoposte all’attenzione del prossimo direttivo provinciale che, a questo punto, si preannuncia particolarmente caldo. L’area di sinistra del PD ha deciso, inoltre, di procedere alla costituzione di un’Associazione Politico-Culturale che sarà denominata “Left”(Libertà-Eguaglianza-Fraternità-Trasparenza).
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