Carabiniere ferma i giornalisti. Il 'caso Rossi' fa il giro d'Italia

06.05.2012 23:53

BRINDISI - E’ diventato in poche ore un caso nazionale. Tutta l’Italia parla dell’autonoma ed incredibile decisione di alcuni carabinieri che a Brindisi hanno vietato a giornalisti e telecamere di entrare in un seggio elettorale. Da Repubblica, all’Ansa, fino al Corriere della Sera, tutte le principali testate hanno battuto la notizia. Un fatto gravissimo perché, di fatto, i militari si sono sostituiti ai compiti del presidente di seggio.

IL FATTO - Telecamere e fotografi bloccati fuori dal seggio, mentre stavano per riprendere il candidato sindaco Riccardo Rossi (per il movimento Brindisi bene comune) nel momento in cui si accingeva a riporre la scheda elettorale nell’urna. E’ successo intorno alle 10.40 nel seggio elettorale allestito presso la scuola media Salvemini-Virgilio in viale della Libertà, a Brindisi. Appellandosi alle disposizioni di un regolamento che vieta ai cittadini non elettori né componenti del seggio di avvicinarsi a una distanza superiore a 200 metri, due carabinieri a presidio della sezione hanno impedito alla stampa e alle emittenti di avvicinarsi, chiedendo a tutti di esibire i documenti. A nulla sono servite le proteste corali contro il divieto, i militari sono stati inflessibili. Il punto è che nessuno ha vietato agli operatori dell’informazione di riprendere il resto dei candidati sindaco al voto nella città di Brindisi. Il video dell'accaduto pubblicato sul sito della lista Brindisibenecomune.

IL RACCONTO DI ROSSI - "Clamorosa oggi la decisione dei carabinieri di boccare tutta la stampa fuori dai seggi della Salvemini dove voto. Alle 10.30 mi sono recato alla Salvemini per votare lì come da accordi erano presenti i giornalisti con le loro telecamere per riprendere le mie operazioni di voto, cosa che hanno fatto per tutti gli altri candidati.  Invece i carabinieri hanno fermato tutti, chiesto i documenti di tutti i giornalisti per l'identificazione, quindi hanno chiamato la DIGOS per impedire l'accesso al plesso scolastico. Il tutto avveniva mentre tranquillamente fuori stazionavano vari candidati consiglieri che si intrattenevano con gli elettori. Dopo circa 40 minuti ai giornalisti è stato riconsegnato il documento e sono andati via. A quel punto sono entrato nel plesso scolastico per votare e sono stato fermato dai carabinieri che mi hanno detto di votare rapidamente e rapidamente allontanarmi dalla scuola oltre i 200 metri. Il tutto sempre mentre fuori i candidati tranquillamente sostavano ... Ho detto al carabiniere che sono anche rappresentante di lista. Mi ha risposto che non posso farlo. Io gli ho detto che questo deve stabilirlo il presidente di seggio o l'ufficio elettorale del comune di Brindisi e non certo lui. Ovviamente con gli altri candidati sindaco nessun problema.....tutti ripresi mentre votavano".

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