BRINDISI - Il dominio è stato evidente e rispetto alle ultime gare sono mancati solo i due punti in più. Il Brindisi ha tanto da recriminare nel pareggio contro la Turris. Ventotto tiri verso la porta contro gli otto dei corallini. Undici calci d’angolo battuti dal Brindisi. Due dalla Turris. 55% di possesso palla per i padroni di casa, 45% per gli ospiti. Basterebbero questi dati per commentare la partita. Poi, c’è la polemica che ha investito il direttore gara: il signor Ambrogio di Consenza. Arbitro arrivato tardissimo in serie D ed al suo ultimo anno di attività. Le immagini dal basso hanno chiarito che c’era il fallo di mani, e dunque il rigore, sul tiro di Corvino. Del resto se ne era accorto tutto lo stadio, tranne lui. Ed era rigore anche all’88’ in occasione del contatto tra Corvino ed il difensore della Turris. Qui non solo il sig. Ambrogio non ha dato la massima punizione ma ha anche ammonito il calciatore del Brindisi per simulazione. A completare la giornata nera della terza arbitrale i sei fuorigioco fischiati contro la squadra di Maiuri. Quattro dei quali completamente inesistenti. Le note positive sono di natura tecnica, come il gol di Chianese, sempre più in forma e capace di andare a recuperare palloni fino al 90’ e la tenuta atletica dell’intera squadra. Nonostante tutto contro la Turris è giunto l’ottavo risultato utile di fila.
Commenti