
Dieta mediterranea, entra nel vivo il lavoro della Fondazione
OSTUNI – ‘Salute e Qualità della vita: patrimonio collettivo da tutelare’ è il tema del convegno organizzato dalla Fondazione Dieta Mediterranea in programma ad Ostuni venerdì 20 aprile a partire dalle 17 in via Cattedrale 2 Palazzo Tanzarella. Con questo incontro, la Fondazione dà il via alla sua attività scientifica volta a diffondere i princìpi base della Dieta mediterranea, al contempo modello nutrizionale e stile di vita.
La Dieta mediterranea - abbandonata nel periodo del boom economico degli anni Sessanta e Settanta perché ritenuta troppo povera e poco attraente rispetto ad altri modelli alimentari provenienti - in particolare - dalla ricca America, da qualche anno ha riconquistato l'interesse della collettività e sta conoscendo una grande diffusione. Tant’è che nel 2010 è stata proclamata patrimonio immateriale culturale dell'umanità.
All’incontro, dopo i saluti di Domenico Tanzarella e Massimo Ferrarese, rispettivamente sindaco di Ostuni e presidente della Provincia di Brindisi, interverranno, tra gli altri: Francisco Tomàs Barberan del Consiglio superiore di Ricerca scientifica di Murcia (Spagna). I lavori saranno presieduti da Gaetano Crepaldi, presidente della Fondazione. Le conclusioni saranno affidate a Renato Balduzzi, ministro della Salute.
Sabato 21 aprile nella Masseria San Domenico di Savelletri di Fasano, invece, si terrà il primo Concorso Internazionale di Cucina Mediterranea. La competizione – organizzata dalla Fondazione Dieta Mediterranea ONLUS in collaborazione con la Masseria San Domenico - chiama a raccolta gli chef provenienti dai Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.
La giuria - presieduta da Marcello Masi, direttore del TG2, e composta da Fausto Arrighi, direttore Guida Michelin; Roberta Schira del Corriere della Sera; Mara Nocilla del Gambero Rosso e Gaetano Crepaldi, presidente della Fondazione Dieta Mediterranea - premierà il piatto che sarà stato preparato seguendo i dettami dell’antica tradizione mediterranea che - oltre a rappresentare il ‘mangiare’ genuino - è ritenuta - dal mondo scientifico e accademico - lo stile di vita da scegliere più sano per una migliore qualità della vita.
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