Ferrarese a Regione e AQP: "attivare subito il depuratore di Mesagne"

27.01.2012 18:56

depuratore Il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese ha inviato una lettera al Presidente della Regione Puglia, all’Amministratore unico dell’Acquedotto Pugliese ed al presidente dell’ATO Puglia per chiedere la convocazione di una riunione urgente finalizzata ad individuare una soluzione tecnica che consenta una efficace gestione dell’impianto di affinamento delle acque reflue realizzato a Mesagne. Tale impianto è stato completato nel 2002 ed ha richiesto l’impiego di circa 14 milioni di euro (fondi Interreg II Italia – Grecia per la protezione dell’ambiente marino). Da quel momento non è mai entrato in funzione a causa delle difficoltà riferite alla gestione della struttura. Le numerose riunioni effettuate con Acquedotto Pugliese, Regione Puglia e ATO Puglia non hanno sortito alcun effetto e quindi la Provincia continua a farsi carico delle spese di manutenzione e di guardiania. E non è tutto. L’Ente locale brindisino ha realizzato anche una rete irrigua di distribuzione delle acque affinate, così come ha chiesto un ulteriore finanziamento di un milione e mezzo di euro per adeguamenti dell’impianto e per collegarlo ai depuratori di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne. Sta di fatto, però, che l’Acquedotto Pugliese si è sempre sottratto alla presa in carico dello stesso impianto dichiarando una “non convenienza economica”. Nella comunicazione odierna, il Presidente Ferrarese ha rimarcato che la finalità principale dell’impianto di affinamento era e rimane quella di mitigare l’effetto della utilizzazione di risorse idriche sotterranee, evidenziando altresì la non compatibilità dello scarico di reflui (rivenienti dagli impianti depurativi di Ceglie, Francavilla, Latiano e Mesagne) con le caratteristiche ambientali del Canale Reale e quindi, di conseguenza, con l’oasi di Torre Guaceto. Proprio per questo – ha concluso Ferrarese nella nota inviata a Vendola e Monteforte - l’attivazione dell’impianto di affinamento di Mesagne deve rappresentare una priorità per il territorio brindisino onde evitare che si continui a perpetrare uno spreco di ingenti risorse pubbliche, con conseguenti danni ambientali per il territorio.

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