
Giornalisti inseguiti: interviene anche l'Unione della Stampa Sportiva
BRINDISI – Com’era prevedibile ha avuto un risalto nazionale la notizia dei tre giornalisti casertani rimasti vittime di un incidente stradale per sfuggire ad alcuni tifosi del Brindisi. Gran parte delle testate giornalistiche nazionali hanno descritto il fatto, in alcuni casi esagerando un tantino. In ogni caso resta una bruttissima figura per la città. Da qualche settimana i tifosi del Brindisi sono al centro di polemiche e quanto accaduto domenica di certo non li ha aiutati sul piano dell’immagine. Alcuni giornalisti hanno affermato che la Brindisi calcistica si è ormai fatta la fama di ‘città calda e difficile’. Ovviamente poi in questi casi è facile che si faccia di ‘tutta l’erba un fascio’. Sull’argomento è intervenuta anche l’unione stampa sportiva italiana. Ecco il comunicato: “Lo scrivente Lucio Bernardo, fiduciario dell'Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) per Caserta e provincia, unitamente al presidente dell'Associazione della Stampa di Caserta, Michele De Simone, condanna l'episodio di violenza del quale sono stati inconsapevolmente i colleghi Peppe Frondella, Nico Marotta e Piero Maiello, vittime di un agguato da parte di esponenti del tifo brindisino non identificati. Nell'esprimere con un forte abbraccio la solidarietà ai giovani colleghi - che per passione verso la professione e per l'attaccamento alla squadra della propria città ne seguono le vicende anche in trasferta, rendendo un grande servizio a chi non può spostarsi - condanna fermamente la vile aggressione (anche se il termine vile non esprime compiutamente la pochezza e la nullità del fatto e di chi lo ha commesso che niente ha a che fare con lo sport ed il calcio), si augura che le Forze dell'Ordine del posto possano identificare e proporre per una condanna per allontanare definitivamente dallo sport e dal calcio i vili aggressori”. Del fatto hanno parlato le principali testate.
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