
Truccavano gli esami per la patente: 8 arresti
[gallery link="file"] FASANO -Un orologio, che in realtà funge da trasmittente, e due telefoni cellulari. Con questi tre semplici strumenti truccavano le prove d’esame per il conseguimento delle patenti di guida. In manette, a seguito di un’operazione della Guardia di Finanza di Fasano, tre titolari di autoscuole della provincia: Giuseppe Lanzillotti, di 37 anni che gestiva una scuola guida a Carovigno, Giuseppe Flora 55enne titolare di un autoscuola di Ostuni e Giuseppe Caramia di 46 anni a capo di una scuola di Fasano. Sono finiti in carcere con l’accusa di associazione a delinquere, falsità ideologica per induzione ed altri reati contro la fede pubblica. Ai domiciliari per falso e per aver truccato gli esami altre 5 persone: Antonio Massaro, brindisino di 57 anni, Marco Borini 21enne di Imola, Angelo e Cristian Ferrari brindisini, rispettivamente di 45 e di 19 e Giovani Dorsi, 57 anni di Monopoli. La Procura di brindisi ha anche emesso un decreto di sequestro preventivo delle patenti conseguite con questi artifizi.
Le indagini, iniziate nel luglio 2010 e terminate nell’aprile scorso, hanno permesso di accertare con servizi di osservazione e intercettazioni telefoniche, che i tre titolari chiedevano ai candidati con particolari difficoltà a superare il quiz, 2000 euro. In cambio la certezza di ottenere la patente di guida. In che modo? suggerendo in sede d’esame le risposte giusete. Con questo semplice quanto ingegnoso sistema: i titolari fornivano ai candidati un orologio-trasmittente e due cellulari. Questi ultimi dovevano essere riposti in due tasche. Durante i quiz, l’aspirante patentato pronunciava nell’orologio la domanda che giungeva all’orologio-trasmittente indossato da uno dei titolari, il quale faceva squillare, a seconda della giusta risposta, il cellulare della tasca sinistra o di quella destra. Durante i servizi di osservazione, è stato proprio un dettaglio ad insospettire le fiamme gialle di Fasano: un candidato indossava due orologi. Poi il 4 aprile 2011, l’epilogo quando i militari hanno interrotto un esame beccando un candidato mentre parlava nell’orologio. Poi attraverso la memoria dei cellulari e i tabulati telefonici la quadratura del cerchio. Le fiamme gialle hanno accertato 4 episodi di falsificazione: 3 riusciti. In un caso, neanche con i suggerimenti e gli aiuti il candidato è riuscito a superare l’esame facendo 5 errori. Le indagini sono partite grazie alla denuncia di una ragazza, che invece di pagare uno dei titolari dell’autoscuola ha raccontato tutto ai finanzieri.
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