
BBC chiede il sequestro di carbonile e nastro trasportatore

L’azione della Magistratura a Brindisi, come a Taranto, richiama quindi la politica all’assunzione delle proprie responsabilità.
Bene ha fatto il Presidente Ferrarese quindi nell’annunciare la costituzione di parte civile nei confronti non solo dei dipendenti Enel, ma anche chiedendo che in sede civile venga chiamata in causa la stessa Enel. Non ci interessa la dietrologia su tale decisione: essa andava presa e così è stato. Tale decisone fa anche piazza pulita di quella bozza di testo per le convenzioni che lo stesso Ferrarese ha più volte affermato di essere pronto a firmare. Se ci si costituisce parte civile e si chiedono danni per 500 milioni di euro è del tutto evidente che non si può firmare la convenzione scritta sotto dettatura da Enel. Quella bozza è oggi carta straccia e occorre riaprire immediatamente un tavolo con le altre istituzioni ed Enel per arrivare ad un testo in difesa del territorio.e che dia reali vantaggi alla nostra città in termini ambientali ed economici.
Certo ci aspettiamo anche un comportamento coerente dal Presidente Ferrarese come patron della squadra di Basket
Le stesse considerazioni valgono per il Comune. Già nell’ultimo consiglio comunale del 9 agosto abbiamo chiesto al Sindaco Consales di costituirsi parte civile. Ci sembrano pelose e da azzeccagarbugli le argomentazioni di chi si nasconde dietro la delibera del Sindaco Mennitti, che noi contestiamo, del febbraio 2010. E’ evidente che era riferita ad uno specifico procedimento il 947/05 e sanava la situazione sino al 22 febbraio 2010. Niente quindi impedisce la costituzione di parte civile per un procedimento che ha riferimenti temporali differenti, arrivando in pratica ai giorni nostri.
Ma la nostra richiesta al Sindaco Consales e anche alla Magistratura va ben oltre la semplice richiesta di costituzione di parte civile nel processo del 12 dicembre.
Il provvedimento del magistrato individua nel carbonile scoperto e nel nastro trasportatore la causa della dispersioni di polveri di carbone. Non comprendiamo come mai, a differenza di quanto successo per il carbonile in uso da Edipower e nella vicenda Ilva, non si sia proceduto al sequestro del nastro trasportatore e del carbonile scoperto. Nessun accorgimento è stato preso e quindi la dispersione delle polveri continua. E con tale dispersione continua il danno all’ambiente e alla salute.
Chiediamo quindi al sindaco Consales come primo responsabile della salute dei brindisini e anche alla magistratura coerenza e quindi il sequestro del nastro e del carbonile scoperto.
L’epoca degli annunci e delle finte battaglie è terminata. Occorre fare sul serio.
Comunicato stampa Brindisi Bene Comune
Commenti