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"Entro un anno entrerà in funzione il depuratore di Mesagne"

05.03.2012 19:57

BARI - “Un risultato di grande rilevanza in campo ambientale” cosi la Provincia di Brindisi commenta il vertice barese con Regione,  Provincia, Acquedotto Pugliese, Consorzio ASI e Autorità di Bacino e dei Comuni di Brindisi, San Vito dei Normanni, Carovigno e Francavilla Fontana. In discussione l’entrata in funzione, sollecitata più volte dalla Provincia di Brindisi, dell’impianto di affinamento delle acque di Mesagne. La Regione si farà carico del finanziamento conclusivo di un milione e mezzo di euro e quindi si potrà procedere con una tabella di marcia particolarmente rigida.  L’impinato di Mesagne entrerà in funzione entro un anno e raccoglierà i reflui dei depuratori di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana e Latiano che attualmente finiscono nel canale Reale e quindi nelle acque di Torre Guaceto.

“E’ evidente che questo risultato – afferma il Presidente Ferrarese – rappresenta un elemento di grande positività per il territorio in quanto si elimina un danno ambientale di notevoli proporzioni che attualmente pesa sull’oasi di Torre Guaceto. Non esagero, pertanto, nel dire che quella di oggi è una data storica per il nostro territorio e per la sua tutela”.

Nella stessa riunione si è discusso del depuratore di Carovigno e l’Acquedotto Pugliese ha proposto di realizzare un impianto di affinamento delle acque ad hoc per lo stesso impianto. “In questo modo – ha concluso Ferrarese – Torre Guaceto viene tutelata nel migliore dei modi”.

depuratore

Non la pensa allo stesso modo l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati: “mi dispiace che la Provincia di Brindisi, contro le giuste aspettative di salute dei Cittadini di Carovigno, abbia posticipato a fine marzo la conclusione del procedimento di autorizzazione provvisoria alla scarico dell'impianto, procrastinando a quella data la persistente condizione di grave inquinamento ambientale in cui versa l'abitato di Carovigno. Coltivo la speranza che la Provincia di Brindisi sia almeno in grado di autorizzare provvisoriamente lo scarico del depuratore di Carovigno, per consentire l'entrata in esercizio dell'impianto, evitando ai cittadini di quelle zone ulteriori mesi di vita nel più insalubre inquinamento”.

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