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[Video] Coronavirus: Taranto, cameraman contesta duramente Bacco della Meleam

30.10.2020 19:31


A calmare la sua furia, condivisibile, c'hanno pensato gli agenti della questura, che hanno dovuto rincuorarlo. "Dieci giorni fa è morto di Covid Mario, un amico fraterno, che aveva 59 anni. Certa gente non può capire cosa vuol dire perdere una persona cara con cui qualche giorno prima eri a mangiare una pizza e non poterlo più salutare, senza vederlo, senza un funerale". Giovanni Guarino è un cameraman e video operatore esperto e conosciuto nell'ambiente dell'informazione a Taranto. La sera di giovedì 29 ottobre lavorava alle riprese della manifestazione di imprenditori e commercianti contro il Dpcm che chiude parzialmente le attività. Ma dopo l'intervento sul palco di via Mignogna di Pasquale Mario Bacco, sedicente "medico eretico", ha perso le staffe e gli ha rinfacciato le frasi pronunciate davanti a oltre un migliaio di persone. "Gli ho urlato che non ha rispetto dei morti", spiega.  L'imprenditore della Meleam, personaggio più volte finito nel mirino di medici, ricercatori e testate anti bufale, aveva poco prima pronunciato frasi come "Questo virus non ha ucciso nessuno, è una grande invenzione" o "le mani che dovevano curare quelle persone le hanno invece uccise e su quei morti hanno costruito tutto questo", e ancora "Ci fanno tenere la mascherina che non serve a un c... Se avessimo più dignità dovremmo buttarla nel cesso questa mascherina". Alle sue parole sono seguiti applausi. "Pochi per fortuna - ci tiene a dire Guarino che solidarizza con le legittime rivendicazioni di imprenditori e commercianti ma che attacca i responsabili della manifestazione per aver dato spazio a Bacco - ma chi ha parlato dopo sul palco doveva cacciarlo e dissociarsi da quelle affermazioni gravi, che hanno totalmente delegittimato l'iniziativa". Eppure il sedicente medico era stato chiamato sul palco da chi un minuto prima aveva definito i partecipanti "non negazionisti" e vicini alle famiglie che hanno perso cari "malati di Covid" per poi, però, dichiararsi sostenitori delle sue teorie, descritte come "grandi verità", quelle di "un medico rivoluzionario". Bacco dal palco ha addirittura additato i medici e nel finale del suo intervento ha detto: "Questo virus si cura a casa, non in ospedale, abbracciatevi tutti stasera". "Quando ho sentito quelle parole - aggiunge Guarino -  non c'ho visto più. Ho avuto un impeto, non si può autorizzare uno che afferma di essere medico dire pubblicamente con un microfono cose del genere, con una pandemia in corso e gli ospedali che vanno verso il collasso. Non andava autorizzato". (Repubblica.it)

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